KIEV – L’Ucraina del presidente Volodymyr Zelensky chiede agli alleati missili a lungo raggio per fronteggiare l’invasore russo.
E ciò a pochi giorni di distanza dal sì sulla fornitura di carri armati Leopard e Abrams. Zelensky aveva già chiesto questo tipo di armi agli Stati Uniti, ma il presidente Joe Biden non ha accolto l’istanza per paura di un’escalation, potendo tali dispositivi attaccare il territorio russo.
L’Ucraina, tuttavia, insiste: “Abbiamo bisogno di missili a lungo raggio per impedire agli occupanti di posizionare i loro lanciamissili lontano dalla linea del fronte e con essi distruggere le città ucraine; dobbiamo proteggersi dall’aggressione russa, eliminando la possibilità per l’occupante di posizionare i suoi lanciamissili lontano dalla linea del fronte e con essi distruggere le città ucraine” ha detto il presidente ucraino”. E ancora: “Faremo tutto il possibile affinché i nostri partner aprano a questa fornitura vitale, compresa la consegna di Atacms e altre armi simili”, ha detto Zelesky. “Per ridurre drasticamente lo strumento chiave dell’esercito russo, l’artiglieria, abbiamo bisogno di missili”, hanno fatto sapere gli Ucraini.
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz, dal canto suo, ha dichiarato: “Parlerò di nuovo con Putin al telefono, perché è necessario parlarci. Spetta a Putin ritirare le truppe dall’Ucraina e fermare questa terribile guerra insensata che è già costata centinaia di migliaia di vite umane”.
L’Ucraina, intanto, recluta nuovi soldati perché teme sia imminente una nuova violenta offensiva russa. La data scelta da Putin, secondo Kiev potrebbe essere simbolica: il 24 febbraio, primo anniversario della guerra che sta insanguinando l’Est Europa.
La situazione più grave resta in Donbass dove ieri 14 civili sono morti durante l’attacco a un ospedale.