Alfredo Cospito, l’anarchico al 41 bis in sciopero della fame dal 20 ottobre scorso, sarà trasferito al cercere di Opera, a Milano, dove sarà ricoverato nel padiglione del servizio assistenza intensificata della struttura carceraria in considerazione del suo stato di salute. E’ quanto riferisce il suo avvocato Flavio Rossi Albertini. Al Sai, infatti, sono destinati i detenuti affetti da gravi patologie.
Ieri il medico di fiducia di Cospito, Angelica Milia, aveva sostenuto che il detenuto era a “rischio fibrillazione” per il suo calo ponderale.
L’anarchico italiano che ha militato tra le file della Fai, Federazione Anarchica Informale – detenuto da oltre 10 anni nel carcere di Bancali, in provincia di Sassari – ha iniziato questa forma di protesta lo scorso 20 ottobre 2022 contro l’applicazione nei suoi confronti dell’articolo 41-bis dell’ordinamento penitenziario.
Adesso lo Stato ne ha disposto il trasferimento al fine di salvargli la vita. Attorno alla protesta di Cospito una serie di attentati e violenze, in Italia e all’estero.
“Queste violenze e queste proteste si stanno ripetendo ed è una situazione che dovrà essere esaminata con la massima attenzione. Fenomeno seguito molto attentamente su tutto il territorio nazionale”. Ha detto all’Ansa il capo della Polizia, Lamberto Giannini, parlando degli scontri durante la manifestazione degli anarchici a Roma di sabato scorso. “Stiamo facendo indagini per accertare tutte le responsabilità – ha aggiunto. Sono stati già identificate e segnalate all’Autorità Giudiziaria oltre 40 persone. È in corso la visione dei filmati per accertare le singole responsabilità”.
Danneggiamento e incendio aggravati dalle finalità di terrorismo, sono questi i reati ipotizzati dalla Procura di Roma nei fascicoli aperti dopo le azioni di matrice anarchica contro il consolato italiano a Barcellona e contro l’auto di un funzionario dell’ambasciata italiana a Berlino. I procedimenti sono all’attenzione dei magistrati dell’antiterrorismo che hanno affidato le indagini agli agenti della Digos e ai carabinieri del Ros.