Joe Biden dice “no”: “Gli Stati Uniti non invieranno i caccia F16 all’Ucraina”. E’ una operazione pericolosa e si corre il rischio di una escalation mondiale, come evidenziato già in altre circostanze, allorquando Usa e alleati hanno spiegato che forniranno solo armi di difesa.

Nelle ultime ore, intanto, le truppe russe hanno bombardato ieri il territorio della regione ucraina di Kherson 54 volte, danneggiando edifici residenziali. Lo ha comunicato sul canale Telegram l’Amministrazione militare regionale. “Gli occupanti russi – spiegano – hanno bombardato il territorio della regione di Kherson 54 volte. Il nemico ha aperto il fuoco con artiglieria, cannoni antiaerei, mortai e carri armati”, afferma il rapporto. Secondo l’Amministrazione, la stessa città di Kherson è stata bombardata sette volte, con danni agli edifici. Il microdistretto di Ostriv è stato colpito maggiormente. Ieri “non ci sono state vittime tra i civili”, conclude il comunicato.

A Kiev, inoltre sono stati “uccisi 850 soldati russi durante l’ultima giornata di scontri”. Lo hanno reso noto le forze armate ucraine. Il numero totale di soldati russi uccisi dall’inizio dell’invasione è salito a 127.500, dato che contrasta con quello fornito da Mosca, che da settimane non aggiorna il bilancio delle vittime.

Dall’invasione russa, sono stati distrutti 3.201 carri armati, 2.197 sistemi di artiglieria e 221 sistemi di difesa aerea. Sono inoltre stati abbattuti anche 293 aerei, 284 elicotteri, 1.951 droni, 796 missili da crociera, e distrutti 18 imbarcazioni, 5.048 mezzi e serbatoi di carburante e 200 pezzi di “equipaggiamento speciale”.

La Russia, invece, nasconde o minimizza le perdite sin dall’inizio del conflitto. Non fornisce dati sulle vittime da settembre, quando il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu ha confermato la morte di 5.937 soldati. I media ufficiali russi portano il numero totale dei decessi a 12.538, cifre che considera “confermate” da dati pubblicamente disponibili.