Biondo, Mazza e Bombardieri

LAMEZIA TERME – Sanità, ambiente, lavoro, politiche sociali. Questi i temi trattati nell’ambito del consiglio regionale della Uil Calabria, riunitosi in assemblea plenaria a Lamezia Terme.

Una riproposizione decisa di quell’assemblea che passa sotto il nome di “Vertenza Calabria”. All’indomani del rilancio di un alquanto “confuso” ministro Calderoli della cosiddetta “autonomia differenziata”, i vertici sindacali Uil ribadisco “l’urgenza della ripresa di una astringente stagione di trattative tra la politica regionale, quella nazionale e parti sociali, al fine – come ricordava Bombardieri – di ottenere risposte risolutive ai problemi vecchi e nuovi che emarginano economicamente e geograficamente la Calabria dal resto del paese. Basti pensare per esempio, a temi come lavoro, sanità, infrastrutture di comunicazione. È necessario – dice Bombardieri – dare seguito a bisogni emergenti reali e concreti, segnalati, denunciati e rivendicati da decenni da questa Regione dalle mille inascoltate potenzialità”.

A Bombardieri fa eco il segretario generale della Uil Calabria, Santo Biondo – presente anche il leader sindacale Luigi Mazza – che ha evidenziato: «in questo momento difficile e drammatico per il Paese, la Calabria rischia grosso, per la situazione congiunturale nazionale e per la storica difficile situazione economica e sociale della nostra realtà calabrese. A tal proposito ho invitato ad un tavolo congiunto, i parlamentari calabresi ed il governo regionale, al fine di confrontarci nei prossimi giorni sulle priorità ed in vista di un necessario approfondimento e confronto strutturale e di merito, perché in questo anno 2022 sono stati conseguiti passi di confronto importanti. Ma rivendichiamo con forza che il 2023 dovrà essere l’anno della ripartenza; soprattutto in vista degli investimenti del Pnrr e la programmazione 2021-27 che deve rappresentare la svolta per la Calabria. Insieme c’è poi la necessità di intensificare il confronto con gli enti locali, considerando che il 65% del Pnrr vede come stazioni appaltanti e soggetti attuatori i Comuni, che però hanno grandi difficoltà in termini di carenza di personale e di competenze. E’ solo lavorando in sinergia – ha concluso Biondo – la Calabria potrà avere una grossa opportunità di spendere bene le risorse in arrivo su alcune priorità, per contrastare anche un disegno di autonomia differenziata che penalizza fortemente il Mezzogiorno e la Calabria».