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Attacchi antisemiti contro la leader del Pd Elly Schlein. La candidata alla segreteria finisce sotto vigilanza

«Il naso è senza dubbio una parte importante del mio corpo. E da quando mi sono candidata è diventato due cose insieme: prima un simbolo. E subito dopo un bersaglio»

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Attivata la vigilanza per la candidata alla segreteria del Pd, Elly Schlein. Una decisione sopraggiunta all’indomani dell’attentato perpetrato in danno della sorella Susanna – le è stata incendiata l’auto – prima consigliera dell’ambasciata italiana ad Atena.

Si tratta di quella che in termini tecnici viene chiamata “vigilanza radiocollegata con passaggi frequenti e numerose soste”, dove vive o lavora. Lunedì è previsto un comitato per approfondire la questione e valutare i provvedimenti. «Una misura precauzionale – ha detto il prefetto Attilio Visconti – fintanto che non capiremo le cose come stanno. Non sottovalutiamo niente e non prendiamo niente sottogamba».

A ciò si aggiungono gli insulti antisemiti che in queste ore hanno raggiunto sempre la Schlein.

«Ricevo insulti antisemiti per il mio naso». A denunciato Elly. «Il naso è senza dubbio una parte importante del mio corpo. E da quando mi sono candidata è diventato due cose insieme: prima un simbolo. E subito dopo un bersaglio», dice a ‘Tpi’ aggiungendo: «Si è attivato un vero e proprio esercito di odiatori che parte dal mio naso e dal mio cognome per esprimere ignobili sentimenti antisemiti, ma io non sono ebrea, perché come sapete la trasmissione avviene per linea matrilineare. Ma la cosa più folle è il dibattito sul mio naso. Perché non è un “naso ebreo Schlein” che ho ereditato da mio padre, come scrivono i razzisti nella rete. È un naso tipicamente etrusco».

Il ricorso agli insulti «è molto diffuso, questo mi preoccupa non per me ma per le ragazze nelle scuole. Purtroppo per le donne che si espongono e fanno politica c’è da fare i conti con una società profondamente misogina e sessista. L’impegno del Pd deve essere quello di liberarci di una misoginia interiorizzata. Non sono stupita degli insulti. Mi occupo di migranti, di diritti Lgbt+, delle comunità rom e sinti da tempo, tutti i giorni è così. Molti vanno sul personale più che sui contenuti, lo sforzo deve essere quello di concentrarsi sulle proposte. Se non attaccano quelle è perché non hanno argomenti».

Va ricordato, in merito, che nei mesi scorsi la candidata alla segreteria del Pd era stata attaccata da Giorgio Contovas, vicecoordinatore i Forza Italia per la Sesta Municipilità di Napoli. L’azzurro su Facebook aveva affiancato la foto di Schlein a quella di cavalli che nitriscono scrivendo: «E’ sempre bellissimo vedere gli animali che sorridono». Parole che avevano scatenato una valanga di polemiche, e il Pd aveva chiesto le dimissioni di Contovas.