REGGIO CALABRIA – Il consigliere metropolitano delegato, Giuseppe Giordano, ed il sindaco facente funzioni del Comune di Reggio Calabria, Paolo Brunetti, sono interventi, presso l’auditorium “Cosimo Fazio” della Scuola Allievi Carabinieri, alla manifestazione “La Memoria e l’Impegno”, voluta dal Garante della Salute del Consiglio Regionale per ricordare il giudice Lilla Gaeta nella Giornata mondiale della lotta al cancro.
«Serve rinnovare un impegno che parta dalla necessità di una prevenzione a più livelli ed in più settori», ha detto Giordano aggiungendo: Certamente quello culturale e quello pedagogico-educativo (rispetto agli stili di vita ad esempio), ma anche quello, meno scontato, della cura dell’ambiente che è spesso causa fondamentale di problematiche simili». «Voglio ricordare, proprio oggi, la battaglia condotta anni fa per il registro tumori – ha ricordato – che nel 2017 ha finalmente ottenuto l’accreditamento presso l’Asp di Reggio; legge frutto di un lungo percorso attraverso cui abbiamo dato voce a tante realtà che sono state da sempre in trincea rispetto a questa tematica. Lilia Gaeta, con il sorriso sulle labbra e con la sua tenacia ci ha lasciato un grande patrimonio umano e professionale che ci consegna quindi una grande responsabilità».
Il sindaco facente funzioni, Paolo Brunetti, ha ricordato, con fierezza, la figura e l’operato di Lilia Gaeta citando Italo Falcomatà: «“L’esempio è la fonte del pensiero successivo” perché, per noi, anche Lilia Gaeta deve essere l’esempio che ispirerà il pensiero di questa terra».
Nel corso del suo intervento, l’inquilino di Palazzo San Giorgio, dopo aver ascoltato il ministro alla Salute, Orazio Schillaci, collegato via web, ha indirizzato una riflessione al Governo ed all’attuale dibattito sull’autonomia differenziata: «Mi viene difficile, oggi,prendere un impegno alla luce di un’autonomia differenziata, appena approvata in Consiglio del ministro, che avrà riflessi anche rispetto ad un argomento come la Sanità. Stiamo cercando, come Amministrazione, di dare il nostro contributo (per quanto e per ciò che ci compete), ma c’è una cosa che deve essere molto chiara: un cittadino di Reggio Calabria, o calabrese in genere, non ha nulla in meno di un cittadino di Milano! Ciò deve entrare nella testa di chi è nella stanza dei bottoni e decide le sorti di chi magari, per alcuni aspetti, è stato fortunato a nascere a Reggio, ma per altri, invece, lo è meno di uno di Milano». «L’auspicio – ha concluso Brunetti – è quello che questo criterio di eguaglianza guidi anche quello che sarà il futuro di questa autonomia differenziata».