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Nunziata darà vita a un’associazione per rilanciare San Lucido

A San Lucido, «aldilà di un vomitevole sballo, non si riescono a risolvere i problemi quotidiani di un paese civile e democratico

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SAN LUCIDO – Franco Nunziata, ex dirigente di partito a più livelli ed ex consigliere comunale e provinciale, sta approntando un progetto politico – amministrativo per ridare slancio allo sviluppo economico e sociale di San Lucido.

«Su iniziativa spontanea di un gruppo di amici – ha fatto sapere Nunziata – si è svolto un incontro organizzativo per verificare la possibilità di dare vita, a San Lucido, ad una associazione socio culturale intesa ad elaborare un progetto politico ed amministrativo organico capace di ridare slancio allo sviluppo economico e sociale del Comune la cui situazione sociale, già compromessa dalla crisi pandemica e dalla conseguenze della guerra russo – ucraina, sembra non trovare concrete soluzioni da parte della attuale amministrazione comunale».

L’incontro, promosso proprio da Nunziata, ha messo a fuoco il «degrado in cui sta precipitando la cittadina tirrenica, a partire dalla questione morale fino alla perdita delle agibilità democratiche che vedono una Comunità offuscata da fumosi proclami e dalla mancanza di un confronto credibile fra chi governa e chi dovrebbe esercitare il controllo sull’operato degli amministratori, nonché con la popolazione di San Lucido; anche i dissensi interni alla stessa maggioranza vengono sottaciuti. Un uomo solo al comando, capace, questo sì, di mistificare una realtà tragica per il futuro della nostra città. San Lucido sta diventando terra di tutti e di nessuno o di pochi che la utilizzano per interessi personali, familiari e dei loro elettori».

A San Lucido, «aldilà di un vomitevole sballo, non si riescono a risolvere i problemi quotidiani di un paese civile e democratico, dalla sicurezza, alla viabilità, alle strade colabrodo, ai parcheggi, all’occupazione selvaggia di suolo pubblico e all’inquinamento ambientale; ormai, ognuno può fare quello che vuole, senza alcuna organica programmazione e senza alcun controllo e, soprattutto, senza alcuna programmazione di civile convivenza a misura d’uomo».

Dinanzi a «tale vuoto amministrativo e culturale, l’associazione cui si vuole dare vita si propone, innanzi tutto di promuovere un raccordo sinergico fra i due gruppi di minoranza che, aldilà delle rispettive identità, non possono rimanere contrapposte, per senso di responsabilità politica, per dovere istituzionale, per il rispetto dovuto ai loro elettori e nell’interesse prioritario della collettività».

Ai propone, altresì, di «favorire una più vasta partecipazione di giovani, donne e persone libere alla vita politica del Paese per tutto l’anno e, non solo, in occasione della formazione delle liste elettorali e si propone, infine, di aggregare e dar voce a tutti quei cittadini sfiduciati, delusi dall’attuale amministrazione che, magari, hanno votato e che hanno remore di contestare per condizionamenti, per attese clientelari e per la paura di esporsi in uno stato di bisogno».

La nuova associazione che dovrà nascere «dovrà essere fondata sul concetto di essere uomini liberi, non portatori di interessi personali e familiari e sul coraggio della verità, quella verità che stiamo reclamando da tempo a gran voce ma che, con arroganza e mancanza di rispetto verso la popolazione, viene mistificata o non detta mai».

A tal fine, a breve, «ci sarà un altro incontro più allargato, più dettagliato ed articolato per unire e non per dividere, per creare sinergie finalizzate ad un controllo severo sull’operato di un’amministrazione comunale fortemente lacunosa ed incapace e per coinvolgere tutta la gente libera in dibattiti, pubbliche manifestazioni e proteste popolari per impedire, che la cortina fumogena detommasiana e, non solo quella dei camion che continuano ad inquinare l’aria che respiriamo, possa diventare un oppio per il popolo di San Lucido che è capace di bel altro e non di lasciarsi attrarre da uno specchietto per le allodole».

Stefania Sapienza