ROMA – E’ stato arrestato all’aeroporto Bali, in Indonesia, il pericoloso latitante calabrese Antonio Strangio, ricercato dal 2016 e irreperibile da quell’anno. Era fuggito in Australia, da dove non poteva essere estradato. Sul capo del 32enne legato alla omonima ‘ndrina di San Luca, prendeva un avviso di cattura internazionale. Era stato condannato per produzione e traffico di sostanze stupefacenti con l’aggravante del metodo mafioso.
L’indagine che ha permesso di arrestatlo è scaturita dalla “Operazione Eclissi” che aveva portato, nel 2015, a 11 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di soggetti ritenuti appartenenti a cosche della ‘ndrangheta di Vibo e Reggio (clan Bellocco di Rosarno).
I carabinieri del Comando provinciale Carabinieri di Reggio Calabria, supportati dall’Unità I-CAN (Interpol Cooperation Against ‘Ndrangheta) e dall’Esperto per la Sicurezza italiana a Canberra, hanno continuato a seguire le tracce della sua fuga anche dall’altro lato del mondo. Una paziente attesa, premiata non appena il mafioso ha compiuto il suo primo passo falso.
Il commento della presidente del Consiglio Giorgia Meloni
“Con la cattura a Bali di Antonio Strangio è stato messo a segno il terzo arresto contro pericolosi latitanti nell’arco di pochi giorni, dopo quelli di Edgardo Greco in Francia, irreperibile da 17 anni, e di Matteo Messina Denaro. Desidero esprimere la mia soddisfazione e le mie più vive felicitazioni a tutte le forze di intelligence, dell’ordine e di polizia che permettono questi straordinari risultati. La lotta contro la criminalità e contro tutte le illegalità resta un obiettivo prioritario del nostro Governo”.
Il commento del governatore calabrese Roberto Occhiuto
«Bene la cattura a Bali del latitante di ‘ndrangheta Antonio Strangio – scrive Occhiuto – ricercato dal 2016. Un altro pericoloso criminale assicurato alla giustizia: lo Stato c’è! Congratulazioni alla Dda di Reggio Calabria e al Reparto investigativo del Comando provinciale dei carabinieri di Reggio».