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Debiti non pagati per oltre 1.300.000 euro, la denuncia del consigliere Vaccaro

«Che dire poi del famoso predissesto richiesto dall'attuale compagine politico/amministrativa? Richiesto nel 2021 ad oggi, nel 2023, non ha ancora ottenuto l'assenso del ministero dell’Interno»

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CETRARO – Debiti non pagati per oltre 1.300.000 euro, il consigliere di minoranza del Comune di Cetraro, ex assessore, Massimiliano Vaccaro accusa: «Bisognerebbe anche parlare dei 3,5mln di euro di debiti che abbiamo pagato nel quinquennio Aita, su 5milioni di euro ereditati».

Duro l’intervento dell’ex assessore Vaccaro per la vicenda dei debiti contratti dal Comune di Cetraro per oltre 1.300.000 euro per bollette Enel non pagate. La banca Farmafactoring spa ha rifiutato ogni tentativo di conciliazione e pretende che l’ente locale saldi il suo debito per intero, compresi gli interessi nel frattempo maturati.

 

«La verità è lenta a vedere la luce ma il tempo, come si dice, è galantuomo – sottolinea il consigliere Vaccaro – Che dire poi del famoso predissesto richiesto dall’attuale compagine politico/amministrativa? Richiesto nel 2021 ad oggi, nel 2023, non ha ancora ottenuto l’assenso del ministero dell’Interno.

 

E come al solito, se parli con lor signori, gli attuali amministratori, rispondono che i debiti li hanno prodotti quelli della precedente gestione. Ma quando? – si chiede l’ex assessore – Se proprio loro ci sono da trent’anni in Comune.

 

Ricordo a me stesso che la giunta costituita da questa maggioranza appena insediatasi forniva interamente elementi che avevano tutti, tutti, amministrato. Addirittura i tre/ quinti, come tuttora, sono della precedente consiliatura e giunta. Quindi? Mi sembra di aver fornito tanti adeguati spunti di riflessione.

 

Siccome le bollette non pagate si riferiscono al 2017/19 si riferiscono alla precedente amministrazione. Bene, allora i 3,5mln di euro che abbiamo salvato a chi si riferivano? – incalza il consigliere Vaccaro – E i signori che oggi occupano i banchi del consiglio e della giunta, anche della precedente, dov’erano?

La verità ci mette tempo ad arrivare ma, statene certi, arriva.

Intanto il paese è morto».

 

fiorellasquillaro@calabriainchieste.it