La Cornell University

Un team di scienziati della Cornell University, nello Stato americano di New York, ha sperimentato con successo un nuovo potenziale contraccettivo per uomini in grado di bloccare, in modo temporaneo e senza effetti collaterali, il movimento degli spermatozoi.

I test effettuati sui topi hanno infatti rivelato che il farmaco TDI-11861 è in grado di inibire il nuoto degli spermatozoi verso gli ovuli per la fecondazione. Secondo gli scienziati, dunque, potrebbe trattarsi di una vera svolta nel campo della contraccezione: a differenza della pillola femminile, infatti, il TDI-11861 infatti non abbasserebbe i livelli di testosterone degli uomini, né agirebbe sui loro ormoni o sulla naturale produzione di liquido seminale. Il farmaco può essere ingerito per via orale e potrebbe rappresentare una via alternativa a metodi contraccettivi più invasivi, quali vasectomia e preservativo.

«L’idea di agire in via momentanea sull’enzima chiave nel movimento dello sperma è davvero nuova – ha commentato alla Bbc il professor Allan Pacey, docente di andrologia all’Università di Sheffield – Se gli effetti riscontrati sui topi possono essere replicati negli esseri umani con lo stesso grado di efficacia, allora il TDI-11861 potrebbe essere davvero il contraccettivo maschile che stavamo cercando».

A seguito del primo studio sui topi, finanziato dal National Institutes of Health degli Stati Uniti e pubblicato sulla rivista Nature Communications, è stato appurato che una singola dose del farmaco TDI-11861 può ha “immobilizzare” lo sperma prima, durante e dopo l’accoppiamento.

I risultati dei test affermano che l’effetto del farmaco ha una durata di circa tre ore e si esaurisce completamente nel giro di 24 ore totali: una volta trascorso questo intervallo di tempo, il successivo lotto di sperma esaminato infatti nuotava normalmente.

Per ottenere questo particolare effetto “reversibile”, il farmaco TDI-11861 agisce in modo temporaneo su uno specifico enzima responsabile del moto dei gameti maschili: l’adenilato ciclasi solubile (sAC). Se i risultati del test sui topi venissero confermati con successo dalle successive sperimentazioni – previste sui conigli prima e sugli umani poi – gli uomini potrebbero in futuro disporre di un contraccettivo in grado di “sospendere” la loro fertilità in modo sicuro e senza effetti indesiderati a lungo termine.