Home Calabria «Offerte di lavoro da fame». Indagine del movimento “La Base”

«Offerte di lavoro da fame». Indagine del movimento “La Base”

«L’ultimo contatto telefonico che abbiamo registrato era per un lavoro di parrucchiera di 10 ore al giorno, per 3,50 euro all’ora».

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COSENZA – E’ stata ribattezzata come un’inchiesta di offerte di lavoro da fame quella che gli attivisti del movimento “La Base” di Cosenza stanno portando avanti, contattando i datori di lavoro che cercano personale in città.

«Condizioni che non bastano a sopravvivere e non rispettano la dignità umana» racconta ai microfoni di Rlb, Federico Giordanelli, attivista del movimento cosentino. «Abbiamo risposto candidandoci a diverse offerte di lavoro, parrucchiera, meccanico, camionista, cameriera e altre analoghe. Condizioni che sembrano palesemente di lavoro nero, con compensi orari ampiamente sotto la soglia dei contratti nazionali e paghe che vanno dai 3,50 ai 4,50 all’ora».

E, ancora: «Non si parla di contratto nella maggior parte dei contatti telefonici perché è già faticoso riuscire a far esporre il datore di lavoro su una paga e un orario. C’è la tendenza a posticipare quanto più possibile questa informazione. L’ultimo contatto telefonico che abbiamo registrato era per un lavoro di parrucchiera di 10 ore al giorno, in realtà 11 perché il titolare dice “facciamo un’ora di pausa quando è possibile“, e per 3,50 euro all’ora».

L’inchiesta è partita da alcuni dati importanti: «In primis quello dei giovani che emigrano in cerca di condizioni di lavoro migliori e dignitose, e poi sul reddito di cittadinanza che è stato un sostegno importante, soprattutto in periodo di pandemia; l’obiettivo è di mettere in luce le condizioni reali del mondo del lavoro e dare uno spaccato della realtà media sul nostro territorio».

Si dice spesso “Il lavoro c’è, ma sono i giovani che non vogliono lavorare” ma «nessuno si preoccupa delle condizioni offerte, spesso di sfruttamento. Un’offerta da cameriera è di “45 euro per i banchetti e 55 euro per i matrimoni”, a giornata ovviamente. Le ore di lavoro sono all’incirca 10 e di conseguenza sono 4,50 euro all’ora».

L’obiettivo de La Base è quello di «dimostrare a quella misera minoranza di persone che ha avuto la fortuna di non doversi mai imbattere in questo genere di offerte di lavoro, che questa è la quotidianità per chi non è nato con le carte giuste. La narrazione sulla passione per il lavoro e sui giovani dei Sud che preferiscono il divano è un’offesa a chi tra le mille difficoltà tenta di condurre una vita dignitosa».