PAOLA – La manifestazione di piazza promossa dall’ex consigliere regionale Graziano Di Natale contro la chiusura dell’Emodinamica, non raccoglie l’adesione delle associazioni che da tempo lottano per il ripristino del servizio presso il San Francesco di Paola. Le onlus, in particolare, si dissociano dall’iniziativa – come fanno intendere attraverso riferimenti indiretti – perchè è in atto una interlocuzione con le istituzioni, ossia con consiglieri regionali.
Ecco la presa di posizione delle associazioni paolane.
Le associazioni “Amici del cuore Paola Odv”, Croce Rossa Italiana Comitato di Paola Odv, “Fidas Odv sezione di Paola”, “Avis” sezione di Paola, Associazione Diabetici del Tirreno Cosentino, “Auser” Circolo di Paola, “Uniauser V.Padula” di Paola, “Anpana Oepa di Paola”, “Vivi la vita“ di Paola, hanno “ritenuto opportuno e necessario chiarire principi e modalità dell’iniziativa finalizzata ad ottenere un miglioramento delle prestazioni di cardiologia sul Tirreno cosentino, che non possono prescindere dalla riattivazione del servizio di emodinamica presso l’Ospedale di Paola”.
Le associazioni, che si sono riunite in un comitato, “senza volere rivendicare alcun diritto di primogenitura, perché si tratta di iniziative volontarie socio sanitarie, senza interessi politici e partitici – si legge in una nota – ricordano che la necessità di avere un servizio di emodinamica sul tirreno cosentino ha radici che risalgono al 2001, quando, Ennio Abonante, che rivestiva la carica di Sindaco di Falconara Albanese, ha presieduto una associazione, di cui faceva parte anche Franco Chianello, Presidente dell’Associazione Diabetici del Tirreno Cosentino, che dopo anni di lotte, ha ottenuto l’autorizzazione, da parte della regione, ad eseguire quelle prestazioni presso l’allora Clinica Tricarico di Belvedere”.
E, ancora, proseguono: “Abonante, verso dicembre 2020, da paziente, ha conosciuto la d.ssa Manes ed il suo team e nei primi mesi del 2021 ha portato all’attenzione dell’Asp di Cosenza, sia la professionalità e la qualità dei sanitari del reparto di cardiologia di Paola, sia l’utilità, ma, soprattutto, la necessità di attivare il servizio di emodinamica in quella struttura, per evitare di mettere a rischio la salute dei pazienti, servizio che è effettivamente iniziato a settembre di quell’anno”.
La ricostruzione dei fatti così prosegue: “L’inopinata intervenuta sospensione delle procedure di emodinamica dopo solo qualche settimana, ha indotto il prosieguo di quella iniziativa, che ha ricevuto il supporto dell’Associazione Diabetici del Tirreno Cosentino e dell’Associazione Amici del cuore, riferimento del territorio, che da venti anni si occupa di prevenzione e di problematiche di natura cardiovascolare”.
Sono poi seguite le “adesioni di tutte le altre associazioni del settore sanitario operanti su Paola, che hanno concordato di sensibilizzare cittadini ed istituzioni sull’urgenza di ripristinare il servizio di emodinamica”. Il comitato “si è dimostrato subito aperto ad ogni contributo e ad ogni nuovo ingresso, con una sola ed imprescindibile condizione: lavorare insieme per raggiungere l’obiettivo prefissato e mettere da parte le personali idee politiche, che, naturalmente, ognuno dei soci ha ed è libero di avere”.
Questo, dunque, “è il principio ineludibile ed imprescindibile, fondante e collante del comitato e non sono consentite deroghe e strumentalizzazioni di sorta”.
Le associazioni, di conseguenza, nel “doveroso rispetto dei ruoli, hanno individuato i propri interlocutori nelle istituzioni, locali e regionali, ed è stato promosso un incontro con il Sindaco di Paola, con l’assessore alla sanità e con i consiglieri regionali eletti sul tirreno cosentino, i quali hanno accolto l’invito con grande entusiasmo e coinvolgimento e dopo avere ascoltato le rivendicazioni del comitato, si sono impegnati, ognuno per le proprie competenze, a portare la problematica sui tavoli istituzionali”.
L’avvocato Sabrina Mannarino, componente della commissione regionale Sanità, in particolare, “ha assicurato che in tempi brevi riferirà sulle iniziative messe in campo”.
Le associazioni, quindi, dopo avere puntualizzato le ragioni ed i principi del proprio agire, rendono noto che “attenderanno, con fiducia, il riscontro che sarà fornito alle loro istanze e si dissociano, ufficialmente, da ogni diversa iniziativa, ispirata da interessi personalistici o politici, sia perché la salute non è né di destra, né di sinistra e non è né rossa né bianca e neppure arancione e, soprattutto, perché non può e non deve essere strumento per cercare di ottenere consensi elettorali, cosa questa che sarebbe, profondamente, immorale”, è la conclusion della nota.