AMANTEA – Il consigliere comunale di minoranza, Mario Bruno, ha protocollato in Comune un documento attraverso il quale ha proposto all’amministrazione Pellegrino di ristrutturare e di ripristinare la viabilità lungo il vecchio ponte sul fiume Oliva.
«In qualità di consigliere comunale della lista “Cambiamo rotta”, con la presente vuole portare all’attenzione di questa amministrazioneuna proposta riguardante la ristrutturazione del vecchio ponte che attraversa il fiume Oliva».
In particolare «il pontein questione ha tre arcate, e faceva parte della vecchia strada statale 18, oggi corso Malta. Costruito in cemento armato rappresenta, per quei tempi (siamo nel 1927) una grande opera ingegneristica».
Per la sua costruzione «furono impiegati centinaia di operai, e ancora oggi – anche se malandato – è in attesa di essere riportato in vita(potrebbe essere ancora utile) o crollare sul sottostante fiume. Io penso che vada salvatoe, quindi, vorrei sollecitare quest’amministrazione ad impegnarsi nella ricerca di finanziamenti ad hoc».
La stessa amministrazione comunale, magari, «potrebbe impegnare gli uffici tecnicia predisporre non solo un progetto di ristrutturazione del ponte, ma anche il ripristino alla viabilità della vecchia Ss18 (oggi corso Malta), tra i due incroci a nord ed a sud con l’attuale statale. Ripristinare alla viabilità pedonale e ciclabile sarebbe un lavoro ben fattoconsiderato che transitare a piedi sul nuovo viadotto è molto pericoloso non avendo previsto un passaggio pedonale».
Inoltre, «in caso di necessità, con il ponte ristrutturato e gli allacci a nord ed a sud alla nuova Ss18 ripristinati, si potrebbe utilizzare, a senso unico, quanto meno per i mezzi leggeri. Sarebbe molto bello e utile riportare questo vecchio ponte alle sue origini, può ancora espletare egregiamente la funzione per cui è stato costruito 100 anni fa».
Lasciarlo in queste condizioni «non è una buona scelta, anzi, potrebbe rivelarsi molto pericolosoperché molti lo percorrono a piedi o in bicicletta. In Calabria molti di questi ponti sono stati ristrutturatie sono inseriti nella viabilità soprattutto pedonale e ciclabile, utili ancora alla collettività. Rappresentano un pezzo di storiae di evoluzione della capacità costruttiva dell’uomo. Vale la pena di non lasciarlo “morire”,aspettando che crolli su se stesso con potenziali danni a persone e cose. Teniamolo in “vita”».
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