COSENZA – Agivano anche a Cosenza i criminali che, stamattina, sono stati arrestati nella zona di Napoli. Aprivano “case chiuse” in vari territori, a seconda delle richieste di clienti.
Le case a luci rosse venivano pubblicizzate su internet e le squillo, di volta in volta, si recavano sul posto. E’ quanto emerge dell’indagine della Procura di Benevento che ha eseguito misure cautelari emesse dal gip: due persone in carcere e quattro arresti domiciliari).
Il gruppo deve rispondere di associazione per delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione, ma anche di coltivazione di sostanza stupefacente, furto, ricettazione, sostituzione di persona, favoreggiamento della permanenza illegale nel territorio dello Stato, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e indebita percezione del reddito di cittadinanza.
Reati contestati a vario titolo a due e ad altre due persone residenti a Napoli, oltre ad una coppia del luogo.
Gli annunci a sfondo sessuale comparivano sul web e tramite telefono venivano ingaggiate le “clienti”. Gli incontri si tenevano a Benevento, Avellino, Salerno, Sassari e Cosenza.
Gli indagati traevano inoltre profitto dalla coltivazione di marijuana.