Personale della Squadra Mobile e dell’ufficio Immigrazione della Questura di Crotone ha rintracciato a Cotronei un cittadino albanese di 37 anni, che era latitante dal 2013 nel tentativo di evitare 9 anni di carcere a seguito di una condanna a suo carico per violenza sessuale di gruppo aggravata dall’uso delle armi.
I fatti risalgono al 2009, quanto l’uomo, insieme ad altri due connazionali, avrebbe abusato di una ragazza quattordicenne, anche lei albanese, che abitava a Cotronei e dove aveva i tre all’epoca appena poco più che ventenni.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, la giovanissima, a volte insieme ed a volte singolarmente, l’avrebbero adescata per le strade del paese, per poi portarla in luoghi isolati ed abusarne, arrivando anche, in una circostanza, a minacciarla con una pistola.
Un episodio che gli stessi poliziotti definiscono “squallido” che destò scalpore in tutta la provincia, e che venne alla luce grazie alle dichiarazioni della ragazzina, che trovò la forza di denunciare gli abusi subìti, duranti per almeno tre mesi, nell’estate del 2009.
Due dei tre presunti violentatori vennero catturati nel giro di poco tempo, nel 2013, dalla Polizia mentre un terzo, appunto l’odierno arrestato, riuscì a scappare rifugiandosi presumibilmente in Albania sino a qualche anno fa, quando ha però deciso di rientrare in Italia.
Da quel momento aveva trovato rifugio nel piccolo centro della provincia crotonese ma nei giorni scorsi, grazie a degli approfonditi controlli svolti dal personale dell’Ufficio Immigrazione e della mobile, è stato possibile reperire informazioni sulla sua presenza nel comune.
Pertanto, gli agenti, dopo delle accurate ricerche, sono riusciti a rintracciarlo nel centro del paese e, dopo le formalità di rito, lo hanno trasferito presso la Casa Circondariale di Vibo Valentia per l’espiazione della pena.