L'Annunziata di Cosenza

COSENZA – Claudio Gentile e Gaetano Pignataro della segreteria territoriale Fials invocano maggiore correttezza nei rapporti con la dirigenza, con particolare riferimento alle promesse non mantenute sull’invocato aumento dei posti letto e sul potenziamento del reparto di psichiatria allocato nel sito dell’Annunziata.

Gentile e Pignataro affidano a una lunga comunicazione il loro pensiero, sollecitando un incontro al commissario Antonio Graziano.

Ma andiamo con ordine.

“Regole, comportamenti in progress positivi, aspetti umani e professionali erano i punti emersi nel confronto tra il commissario dell’Asp e quello della Azienda ospedaliera nel rapporto con le sigle sindacali della dirigenza medica e del comparto”, è la premessa di Fials.

“Nell’incontro pur positivo nelle valutazioni di merito – ricordano – era stato rivendicato l’esercizio delle buone pratiche mediche, di fatto cercando di mettere al centro gli obiettivi su menzionati, attraverso in primo luogo il rilancio del pronto soccorso e l’efficientamento dei reparti con la speranza di erogare prestazioni vere che passano attraverso una seria riorganizzazione”.

“Da qui – proseguono – il ruolo di punta dell’Annunziata nel panorama della sanità pubblica regionale e la capacità di considerare la professionalità con le sue eccellenze (medici – infermieri – oss – tecnici) nel contesto di queste patologie. Purtroppo ancor oggi, a distanza di tempo, constatiamo in modo quotidiano la caduta di stile nell’affrontare le problematiche e conseguentemente il venir meno degli impegni assunti nel merito delle questioni poste”.

E, ancora più nel merito, aggiungono: ”Come sindacato di categoria Fials, la settimana scorsa avevamo chiesto e sollecitato pubblicamente (richiesta già inviata in passato) un incontro al dr. Graziano commissario Asp sull’aumento dei posti letto e sul potenziamento del reparto di psichiatria, allocato nel sito dell’Annunziata. A noi interessa soffermarci in particolare, in questo contesto, sui pazienti fragili e su quelli psichiatrici in provincia di Cosenza. L’obiettivo era e rimane quello di promuovere attraverso le figure competenti a livello dirigenziale, una crescita del sistema di prevenzione e cura sul territorio”.

Da qui la “necessità di ripristinare quel confronto e quell’assunzione di responsabilità in relazione alla complessità del reparto di psichiatria e il riscontro positivo nei servizi al paziente. Migliorare i servizi sulla salute mentale con il fine di potenziare il dipartimento creando nel contempo una sinergia con il terzo settore e i servizi sociali”.

Si punta, quindi, a “creare quei modelli terapeutici e riabilitativi con un programma formativo che tratti in primo luogo di economia del personale e organizzazione di tutto lo staff”. Ma ancora nulla.

Quindi Fials è “costretta a sollecitare un confronto immediato ed urgente alla luce di fatti incresciosi, che si sono verificati qualche giorno fa al nosocomio dell’Annunziata”. Ciò in quanto tiene a “denunciare e sottolineare come l’organizzazione non funzioni bene, o meglio non ci sia una sinergia tra le due aziende, tra i reparti competenti che rispondono a due direzioni strategiche diverse. Infatti nel reparto di psichiatria in presenza di pazienti covid ricoverati (reparto riferiscono chiuso per patologia covid,) la direzione dell’Azienda ospedaliera con esattezza il pronto soccorso chiedeva alla psichiatria di prendersi in carico un paziente appena transitato ad alto rischio (tso), accompagnato dalle forze dell’ordine, ricoverato a sua volta impropriamente nel reparto di medicina, indirizzando il ricovero con tso nel reparto di psichiatria inflazionato dal covid. Basta solo questo episodio per rendere l’idea di come vanno le cose all’ospedale di Cosenza”, ricordano.

E ancora: “Il fatto di per sé non solo indica la pericolosità del comportamento sicuramente inappropriato, ma costituisce anche un limite nelle prestazioni erogate e le ricadute nella condizione patologica in cui si trova il paziente, quindi acclara ed evidenzia ancor di più la negligenza gestionale ed organizzativa in cui versa il pronto soccorso dell’Annunziata”.

Come Fials e in rappresentanza delle parti sociali, pertanto, Gentile e Pignataro rivendicano un “urgente confronto, peraltro già richiesto e sollecitato e ci auguriamo che la politica regionale nella sua veste istituzionale possa adoperarsi per far alzare il livello qualitativo del servizio sanitario territoriale”.