ACQUAPPESA – Le mobilitazioni a seguito dell’installazione della stazione
radio base di telefonia mobile, non cessano, e nonostante il silenzio improvviso calata sulla delicata questione, i consiglieri di minoranza Sandra Ricco e Mauro Avolio hanno inviato un esposto alla Procura della Repubblica, elencando una serie di presunte irregolarità legate all’intera operazione
Per quanti non ricordino l’evoluzione dei fatti la cronistoria è la seguente: La Società di Telefonia Wind tre spa chiedeva al Comune di Acquappesa (CS) la disponibilità del sito, in agro del Comune di Acquappesa (CS), ubicato in via Marina denominato “area Mercatale”; il suddetto sito, distinto catastalmente al fg. 7, p.lle 374 e parte della particella 592, asseritamente di proprietà Comunale, veniva richiesto dalla Società di telefonia al fine di istallare una stazione radio base di telefonia mobile, della tipologia Raw Land.
In virtù di tale richiesta, con delibera di giunta n. 60 del 14.09.2021, il Comune di Acquappesa autorizzava la concessione del suddetto sito alla Società di telefonia, delibera poi revocata e sostituita dalla delibera di giunta n. 72 del 25.11.2021, con la quale, invece, si concedeva in locazione il suddetto sito per anni 6+6 dietro corrispettivo di €. 10.000, annui.
Successivamente ed in virtù di tali atti, la Compagnia di telefonia richiedeva al Comune di Acquappesa, tramite pratica SUEP n. 130/2022 il rilascio del permesso a costruire, al fine, appunto, di dar seguito all’istallazione di tale stazione radiomobile. Indetta la Conferenza di servizi in modalità asincrona, venivano acquisiti i pareri degli Enti interessati.
l Comune di Acquappesa, in persona del responsabile del settore Tecnico, rilasciava il suddetto permesso a costruire n. 8440 in data 16.11.2022. I lavori di installazione della suddetta antenna telefonica iniziavano il 21.12.2022, con sorpresa di tutta la cittadinanza acquappesana, la quale nulla sapeva, a causa della mancata pubblicizzazione, come previsto per legge.
<< Preliminarmente – fanno osservare i consiglieri di opposizione – il Comune di Acquappesa (CS) in persona del Responsabile del Settore tecnico ha concesso in locazione a “Wind tre spa” un terreno, di cui lo stesso Comune non ne risulta affatto proprietario>>. Le visure catastali, a sostegno di tale affermazione, sono state allegate alla segnalazione, dunque <<il Comune di Acquappesa ha rilasciato permesso a costruire in favore di Wind tre s.p.a. su terreno altrui, senza le opportune istanze del legittimo proprietario ed ha addirittura sottoscritto un contratto di locazione delle suddette proprietà assumendone la titolarità, in contrasto alle risultanze documentali>>.
Per quanto riguarda il permesso a costruire n. 8440 del 16.11.2022, pubblicato sull’albo pretorio del Comune di Acquappesa esso è privo di ogni dato identificativo, data e firma del responsabile del settore che lo ha emesso, al suo interno contiene l’attestazione “che l’area interessata dal progetto di che trattasi risulta avere la seguente destinazione urbanistica: “area di rispetto stradale e Ferroviario”. <<Orbene- spiegano Ricco e Avolio- già la suddetta definizione imponeva il diniego di qualsivoglia autorizzazione in favore della Wind tre s.p.a., costituendo tale classificazione un vincolo di inedificabilità assoluta. Non vi è dubbio che l’antenna radiomobile oggetto del permesso a costruire possa essere considerata vera e propria costruzione sia per l’imponenza dell’apparato stesso, circa 35 mt di altezza, poggiata su piattaforma di cemento di medesima imponenza (giusta documentazione in atti) e sia per il titolo abilitativo concesso, ovvero appunto il permesso a costruire.>>
Ancora, il Responsabile del settore tecnico del Comune di Acquappesa ha dichiarato la conformità del progetto presentato allo strumento urbanistico vigente, la stessa dichiarazione è stata posta a base della richiesta del parere paesaggistico richiesto alla Provincia di Cosenza. Il PRG vigente del comune di Acquappesa a pag. 23 delle norme di attuazione per le AREE DI RISPETTO dispone che “ Nelle aree di rispetto di cui al titolo non sono consentite nuove costruzioni ,ne demolizioni e successive ricostruzioni di edifici esistenti. Sono ammesse soltanto opere manutentive”. Dunque << su tale area nessun manufatto edilizio poteva essere realizzato e lo stesso parere favorevole ai fini ambientali è stato rilasciato su presupposti non veritieri.>>.
In seno al procedimento amministrativo, la “Wind tre s.p.a.” avrebbe acquisito i pareri di legge dagli Enti preposti. <<Ebbene- spiega il gruppo “Cambiamenti”- i suddetti Enti hanno formato il proprio parere procedendo alla sola valutazione degli elaborati prodotti dal soggetto richiedente, ovvero valutando la conformità del progetto alle norme urbanistiche, paesaggistiche, sismiche vigenti in materia e, dunque, solo sulla base delle dichiarazioni del richiedente e non verificando di fatto se quanto dichiarato corrispondesse all’effettivo stati dei luoghi rappresentato».
E’ così che ai fini del rilascio del necessario parere paesaggistico, poiché l’intera zona e soggetta a vincolo paesaggistico, la “Wind tre spa”, rappresenta i luoghi oggetto di installazione della stazione radio mobile come, luogo abbandonato, lontano dal centro abitato e da siti sensibili e di nessun pregio paesistico ambientale. L’area, invece, dove è stata installata l’antenna è ricompresa nella “perimetrazione urbana” ciò risultante agli atti del Comune e circostanza ben conosciuta dal Responsabile dell’UTC. Di contro, il sito è in pieno centro abitato, all’ingresso del paese, in area in cui la destinazione d’uso, a tutt’oggi, è “area mercatale”, a pochi metri da dalle abitazioni e a circa 50 metri da un edificio scolastico comprensivo che ospita bambini e ragazzi tra i tre e i tredici anni.
<<Preme fare osservare- specifica la minoranza consiliare- che tali circostanze erano e sono ben note all’Ufficio Tecnico del Comune di Acquappesa il quale aveva il dovere di rilevare le “inesattezze” relazionali dal soggetto richiedente accertando e verificando la corrispondenza di quanto espressamente rappresentato dagli elaborati progettuali con la stato di fatto e di diritto.>>
Una serie di incongruenze ben documentate, quelle prodotte dal gruppo di opposizione “Cambiamenti”, che sottopone il tutto all’attenzione del Procuratore Bruni, il quale sicuramente procederà a verificare ed accertare ipotesi di reato a carico degli organi citati.
Luana D’Acunto