Home Calabria Manca il posto letto in ospedale, “parcheggiato” in corridoio per sette ore

Manca il posto letto in ospedale, “parcheggiato” in corridoio per sette ore

Eppure si trattava di un paziente ricoverato d'urgenza: "Nessun posto in tutta la Calabria"

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Il Pronto soccorso di Cetraro

CETRARO – Ancora disservizi sanitari in Calabria, nonostante le passerelle e le belle parole. Ancora uno sfogo pubblico a mezzo social, da noi verificato e riscontrato.

Sette ore d’attesa, in corridoio, all’esterno del Pronto soccorso dell’ospedale Iannelli di Cetraro, in attesa di un posto letto: è l’ennesima odissea vissuta da un utente che paga le tasse, che pretende, a giusta ragione, servizi. E la pubblica amministrazione che fa? Non offre risposte, creando pure pesanti disagi.

“Accade oggi, pronto soccorso di Cetraro”, racconta sul social l’utente. “Grande impegno e professionalità di tutto lo staff medico, che svolge il proprio lavoro con dedizione, dignitosamente, ma ciò, purtroppo, non basta“, è la premessa dell’uomo, che ha ben compreso di chi sono le responsabilità.

“Da stamattina – denuncia – dalle ore 11 (sono le ore 18 circa del 1 marzo 2023), paziente ricoverato d’ urgenza“, ma non c’è il posto letto.

Rivolge, quindi, anche lui, “un appello al Presidente della nostra Regione Calabria, Roberto Occhiuto: bisogna drasticamente intervenire sulla Sanità, perché non è concepibile che non si trovi un posto letto in tutta la regione Calabria, in medicina, per questioni di vita o di morte. Il diritto alla salute è sacrosanto, non ci sono persone di serie A o di serie B. La costituzione Italiana lo dice chiaro. Si devono riaprire i reparti, assumendo persone qualificate, dando respiro ai pochi medici rimasti che lavorano sotto stress”.

E ancora: “Le strutture ci sono, bisogna riaprirle…! Basta parole abbiamo bisogno dei fatti per la tutela di un nostro diritto che ci spetta. Si devono accelerare i tempi per errori fatti in passato, ci ritroviamo in queste situazioni incresciose, non dignitose, noi non siamo numeri”, conclude.