BARI – Le asportano la mammella destra per un tumore ma le fanno la radioterapia su quella sana: è accaduto all’Istituto Tumori “Giovanni Paolo II” di Bari.
La notizia è riportata sul Messaggero in un servizio a firma di Paola Ancora.
I giudici della Corte dei Conti lo definiscono un caso di “malpractice sanitaria”: a una donna malata di tumore al seno sono stati effettuati otto cicli di chemioterapia e diversi cicli di radioterapia. Fin qui nulla di strano. Ma la paziente, sottoposta a un intervento di mastectomia totale destra – ovvero la rimozione chirurgica di un seno intero, in questo caso quello destra – è stata curata con la radio sulla parte sana del corpo, ovvero quella sinistra.
Dopo la mastectomia destra, alla donna – siamo nel 2013 – viene comunque suggerito di affrontare alcuni cicli di radio e chemioterapia per essere sicuri che nel suo corpo non restasse traccia di cellule tumorali. «È stato però appurato – scrivono i giudici della Corte dei Conti di Puglia – che i cicli di chemio-radioterapici furono effettuati sulla parte sinistra del torace, quella sana, e non sulla parte destra». La Procura della Corte dei Conti ha chiesto quindi la condanna al risarcimento di 25mila euro per il responsabile dell’Unità di Radioterapia dell’epoca, il quale ha poi chiesto e ottenuto – previo parere favorevole da parte della stessa Procura – di pagare il 50% del dovuto per definire definitivamente il giudizio.