Il corpo della vittima dopo l'incidente

SCALEA – E’ stato archiviato il procedimento penale per omicidio colposo, di cui all’art. 589 .cp. a carico di un macchinista (difeso dall’avvocato Giuseppe Mandarino del foro di Paola), che, il 13 marzo 2022, nei pressi della stazione ferroviaria di Scalea, aveva investito e ucciso un anziano.

Da una prima ricostruzione dei fatti, era emerso che la vittima, dopo aver raccolto della legna da un terreno, per dirigersi verso la propria autovettura stava attraversando la sede ferroviaria composta da due binari. Una volta attraversato il primo binario, però, dalla sua destra è sopraggiunto il treno.

Al fine di sottrarsi all’investimento, l’uomo tentava di balzare fuori dal binario, ma veniva intralciato dal peso del legname che trasportava, cadendo comunque fuori dalla traiettoria del potente mezzo di locomozione. Nel transitare, il treno colpiva accidentalmente un tronco che trasportava la vittima che colpiva quest’ultimo cagionandogli il decesso.

Dagli accertamenti esperiti durante la fase delle indagini, in particolare dalla visione delle telecamere, dall’esame autoptico del malcapitato, disposto dalla Procura di Paola, ed a seguito dell’acquisizione dei dati del cronotachigrafo (dove è stato possibile estrapolare velocità, frenata ecc), è emerso che l’indagato rispettava pienamente la normativa di settore , in materia di polizia, sicurezza e regolarità dell’esercizio delle ferrovie e di altri servizi di trasporto”, poiché, da un lato, conduceva il convoglio nel rispetto del limite di velocità del tratto in questione, in conformità alle prescrizioni contenute nella summenzionata “scheda treno” predisposta dall’azienda esercente il settore ferroviario e, dall’altro, appena avvedutosi della presenza di un uomo in prossimità dei binari, azionava la frenata di emergenza, senza però riuscire senza alcuna condotta colposa ad evitare l’investimento dell’uomo sui binari. Da qui l’archiviazione del caso.

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