Il carcere di Cosenza

COSENZA – «Le carceri calabresi patiscono come tutti le carceri italiane, sovraffollamento e mancanza di organico. Stiamo rispondendo con 1.700 nuovi giovani allievi che approderanno nei vari istituti penitenziari, anche in quelli calabresi che meritano particolare attenzione». Lo ha detto il sottosegretario di Stato al ministero della Giustizia Andrea Delmastro delle Vedove, a Cosenza per partecipare alla cerimonia commemorativa del direttore della Casa Circondariale di Cosenza, Sergio Cosmai, ucciso in un agguato il 12 marzo del 1985 sulla strada che collega Cosenza a Roges di Rende.
«Abbiamo previsto mille extra assunzioni di uomini e donne della polizia penitenziaria, oltre quelle legate al turnover – ha poi aggiunto il sottosegretario- previsto 84milioni di euro per nuovi padiglioni, per un piano di edilizia carceraria, e il trasferimento dei detenuti stranieri a scontare le pene nei loro paesi di provenienza per saggiare la civiltà giuridica delle loro celle».
Il sottosegretario Delmastro è accompagnato dalla sottosegretaria di ministero dell’Interno Wanda Ferro. «Non si cede alle pressioni, alle minacce e alle pressione intra o extra carcerarie – ha sostenuto ancora il sottosegretario – questo è l’esempio lasciato da Cosmai che è stato un gigante della storia, che non si è inginocchiato. Un uomo dalla schiena dritta, un esempio per tutti noi».  Al termine della cerimonia, il sottosegretario visiterà gli istituti penitenziari di Castrovillari, Rossano e Paola per incontrare la dirigenza delle carceri e gli agenti della Polizia penitenziaria.