PAOLA (Cs) – I consiglieri comunali del gruppo consiliare Forza Paola Domani, Emira Ciodaro e Alfonso D’Arienzo, inchiodano la maggioranza Politano alle sue responsabilità politiche e amministrative rispetto alla vicenda delle tasse e dell’indebitamento dell’Ente.
“Ancora oggi – attaccano in una nota i due oppositori – sentiamo gli amministratori in carica al Comune di Paola contestare azioni politico-amministrative passate, prendendo cioè le distanze da se stessi. Non si vuole ammettere, in pratica, che il Municipio di Paola, negli ultimi anni, è stato amministrato da un governo e da una maggioranza di cui facevano parte il sindaco attuale (ieri capogruppo di maggioranza), la vicesindaca attuale (ieri presidente del consiglio), diversi assessori e consiglieri comunali attualmente in carica nella maggioranza Politano.”, attaccano Ciodaro e Politano.
E aggiungono: “Dunque, sulla vicenda dei conti, si deve avere l’onestà intellettuale e il buon senso di ammettere che, ove mai siano stati trovati debiti, come essi affermano, si tratta di cosa loro, e non di cosa altrui. Dopo sette mesi ancora oggi ascoltiamo la solita tiritera, come se loro si fossero trasferiti da un’altra città. Poi, ancora, grave è che, per anni hanno amministrato la cosa pubblica ed oggi ammettono situazioni debitorie, quindi erano in carica senza aver mai letto le carte? Siamo all’assurdo”.
E aggiungono: “Sul papocchio della tari, ossia sull’errore commesso e contestuale sospensione dell’invio della seconda rata, a distanza di quasi tre mesi non capiamo quali eventuali risultati siano stati raccolti”.
“La tari è inefficace, i relativi bilanci falsati ed il Comune non solo ha creato un buco nei conti, quanto ha generato confusione e arrecato disagi ai cittadini, oggi disorientati, rispetto a una vicenda amministrativa seria per la quale non si comprende se sia stata trovata una soluzione”.
Ma v’è dell’altro.
“Riferiscono, poi, senza però offrire alcun riscontro di merito – scrivono Ciodaro e D’Arienzo – che tutto ciò sia stato causato da un “bug informatico” che avrebbe generato tale stato di cose, ma a noi non risulta. Il Comune deve procedere a sgravi, avendo ottenuto dall’Agenzia delle Entrate informazioni circa la competenza di tali incombenze, a carico dell’Ente locale. Il problema è di organizzazione dell’ufficio comunale competente, che deve attivarsi per gli sgravi, senza scaricare ad altre istituzioni”.
Sulla tassa di soggiorno agli albergatori, infine, “nonostante le rassicurazioni offerte agli addetti ai lavori, con annesse promesse, e nonostante la richiesta di una proposta scritta con modifica del regolamento – scrivono i due consiglieri – ad oggi nulla è avvenuto. Solo aria fritta. A Paola si continua a pagare la tassa di soggiorno ad importi stellari, come se fossimo a Capri o Venezia”.
“E allora – concludono Ciodaro e D’Arienzo – visto che non ne avete azzeccato una, limitando la vostra azione a cerimonie e passerelle, dimettetevi, fate una cortesia a questa città.