Home Calabria L’ex Valle Lao pronto ad assumere, ma non paga gli operai dal...

L’ex Valle Lao pronto ad assumere, ma non paga gli operai dal 2022

«Apprendo una cosa ancor più grave. Pare che alcuni lavoratori non riescano ad avere neanche la certificazione per le mensilità pregresse, siamo all’inverosimile»

202
0

ALTO TIRRENO COSENTINO – L’ex consigliere regionale Graziano Di Natale

denuncia la situazione critica ancora in essere per i lavoratori dell’ex valle Lao, chiedendo l’intervento delle istituzioni.

«Ho da sempre posto l’attenzione sulla situazione dei Consorzi di bonifica Calabresi, in particolare quelli della provincia di Cosenza, denunciando la cattiva gestione degli stessi, le mancate retribuzioni ai lavoratori e, soprattutto, il grande gap economico che li caratterizza, ma oggi apprendo una cosa ancor più grave. Pare che alcuni lavoratori non riescano ad avere neanche la certificazione per le mensilità pregresse, siamo all’inverosimile».

Graziano Di Natale, già segretario Questore del Consiglio regionale della Calabria e promotore della Proposta di legge per il riordino dei Consorzi di bonifica della Regione Calabria, mette in luce, ancora una volta, le criticità del sistema amministrativo dei Consorzi di bonifica, nello specifico, quello in questione, il consorzio dei bacini del meridione del Tirreno Cosentino (ex valle Lao).

«C’è davvero una situazione critica che esige una netta presa di posizione dalle istituzioni. I lavoratori sono senza stipendio, e l’ultima mensilità risale ad ottobre 2022. Tutto ciò non è accettabile, e cosa grave succede nel silenzio assoluto. Dove sono i diritti dei lavoratori? Per di più – continua l’esponente politico – l’amministrazione pare che voglia deliberare l’assunzione  di 15 unità lavorative a tempo determinato per la stagione irrigua 2023, siamo nel ridicolo. Faccio appello alle autorità regionali di intervenire e fermare questo modus operandi».

Concludendo Di Natale auspica ad «un intervento repentino, da chi è addetto ai lavori, al fine di garantire ai lavoratori i giusti diritti».

stefaniasapienza@calabriainchieste.com