LAGO: Il consigliere di minoranza, Angelo De Simone, punta il dito contro la maggioranza in carica colpevole di esercitare una forte pressione fiscale sulla cittadinanza. E, a quanto pare, il modo di evitarlo ci sarebbe.
«Questa amministrazione sembra governare al grido di più tasse per tutti», ha esordito De Simone. L’impressione, per il politico è che «l’amministrazione non stia facendo abbastanza. Eppure i fondi ci sono, se pensiamo alla spesa di euro 17.995 effettuata per l’acquisto del pannello pubblicitario installato sulla balconata principale del comune».
Partiamo. Ad esempio, dalla Tari anno 2022.
«Secondo l’amministrazione il forte aumento del circa 40%, è stato determinato dal vertiginoso costo di smaltimento e di gestione. Se accantoniamo il problema Tari, la situazione non cambia e ritorniamo all’annoso problema della Sogert. Società che continua indisturbata, con il bene placido dell’amministrazione, nell’opera di prelievo forzato dai conti dei mal capitati cittadini».
In tanti si chiedono, se «l’affidamento della riscossione alla società in parola fosse così inevitabile, al punto di disimpegnarsi da un adempimento che avrebbe consentito loro un più soddisfacente interfacciarsi tra amministratori e cittadini. Non si capisce perché non abbiano aderito, come hanno fatto altri comuni, Paola ad esempio, alle agevolazioni delle cartelle esattoriali locali previste dalla manovra fiscale 2023 (rottamazione quater). Da un lato ciò permetteva al comune di porre in essere un lavoro di “pulizia” del bilancio, che negli anni ha determinato un rigonfiamento dei conti dell’Ente, e dall’altro, permetteva di concedere ai nostri concittadini la possibilità del pagamento della sola quota tributo non pagato, senza nessuna maggiorazione derivante da mora interessi e sanzioni, il tutto al riparo da eventuali danni erariali».
Un altro capitolo doloroso si apre per le tasche dei genitori degli alunni delle scuole materne ed elementari.
«Dal 1 febbraio 2023, il ticket dei buoni pasto per la mensa scolastica passa da 1 euro a 3 euro, la maggiorazione del costo, secondo la delibera numero 3 del 10 gennaio 2023, è dovuta all’aumento del costo delle materie prime e per la costante crescita dei costi generali connessi al caro materiali e al caro energia. C’è da dire che il costo è stato triplicato solo per le famiglie, mentre la quota del comune resta invariata ad 1 euro e 50».
Questo aumento, tra l’altro, «si registra solo a Lago e non nei comuni limitrofi come Aiello Calabro, Fiumefreddo Bruzio, Domanico. Il dato che emerge chiaramente – per De Simone – è la crisi della politica e della sua rappresentanza. L’amministrazione pare si caratterizzi per un crescente disimpegno di alcuni suoi componenti; l’irrilevanza della critica politico -amministrativa, da parte di una minoranza che sia di stimolo e controllo, e quindi l’indisponibilità di uno strumento operativo in grado di canalizzare in forma democratica, il disagio della popolazione».
Delle due cose, «l’una: o il disimpegno caratterizza la giunta comunale o c’è un incompetenza che rende nulli i provvedimenti a sostegno della crisi economia e delle difficoltà innegabili che così facendo si moltiplicano. È necessario dare una risposta ai cittadini. E occorre darla in modo esaustivo e tempestivo»
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