CATANZARO – Si chiama “Ceilings” ed è un progetto dell’Accademia di Bella Arti di Catanzaro, che dal 2018 ha come scopi rafforzare l’alta formazione artistica a beneficio degli studenti, la promozione del territorio, potenziare la ricerca e la produzione degli Enti AFAM.
All’interno di Ceilings, c’è poi una sezione speciale chiamata “Utopie”, rivolta ai giovani talenti under 30 dell’Accademia, che è una sorta di riflessione attiva sul paesaggio calabrese.
Proprio in quest’ambito ha preso corpo un progetto di verde urbano, fortemente voluto da Virgilio Piccari, direttore dell’ABA Catanzaro e di cui stamattina si è discusso nella IV commissione consiliare permanente “Politiche Sociali – Cultura – Pubblica Istruzione – Sport”, presieduta da Nunzio Belcaro.
A curare l’iniziativa e gli aspetti tecnici la professoressa Simona Caramia dell’ABA Catanzaro, il maresciallo Nicodemo Spanò, il carabiniere Francesco Spadafora e il botanico Carmine Lupia, questi ultimi in rappresentanza del reparto Biodiversità dei Carabinieri.
L’idea è quella di cogliere la disponibilità dell’Arma a offrire, nell’ambito del suo progetto “Adotta un albero per il futuro”, delle piante autoctone (ciliegio, sughera, ginestra, ficus e pino laricio) che i giovani artisti dell’ABA Catanzaro stanno progettando di coniugare con delle installazioni, realizzate con materiali eco sostenibili.
Un’opera di grande suggestione, visto che lo scopo immaginato è sfruttare il vento del capoluogo per creare effetti sonori che, senza arrecare disturbo alla quiete pubblica, esaltino uno degli elementi distintivi dell’ambiente cittadino.
In più, le installazioni costituirebbero una sorta di percorso all’interno del territorio urbano con funzioni di simbolica ricucitura. Da qui, la necessità di un confronto con l’Amministrazione Comunale per l’individuazione dei luoghi in cui effettuare la messa a dimora degli alberi.
Il progetto è stato accolto con favore dai componenti della IV commissione, non solo perché apprezzabile sul piano della collaborazione tra Istituzioni, ma anche perché la “ricucitura” del territorio è tema che continua rimanere all’ordine del giorno dell’Ente.
È in questa direzione che, infatti, hanno preso corpo le proposte di individuare un perimetro ampio in cui collocare piante e installazioni e da qui la necessità di programmare nuovi incontri per approfondire l’idea progettuale e che si svolgeranno nelle prossime settimane.