Home Cronache Tre chirurghi condannati per la morte di una studentessa di 16 anni

Tre chirurghi condannati per la morte di una studentessa di 16 anni

Sono trascorsi 25 anni dopo il decesso della ragazzina. Ora dovranno risarcire

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Una sala operatoria

OPPIDO MAMERTINA (Rc) – Tre medici in servizio presso l’ospedale di Oppido Mamertina nel 1998 sono stati condannati in via definitiva, in sede civile, per la morte di una studentessa di 16 anni di Gioia Tauro, Concetta Patamia, deceduta 25 anni fa dopo un intervento chirurgico.

I fatti si sono verificati il 29 gennaio 1997 quando la ragazza, ferita a seguito di una caduta, è stata trasportata all’ospedale di Oppido per essere sottoposta a intervento chirurgico per suturare una lesione al fegato.

Durante la degenza ospedaliera, purtroppo, le condizioni di salute della studentessa erano peggiorate fino al decesso, avvenuto il 6 febbraio 1997.

All’esito dell’esame autoptico, pertanto, la procura di Palmi citava a giudizio il primario e altri due medici del reparto di Chirurgia, contestando negligenza, imprudenza ed imperizia sia nella vigilanza sul decorso postoperatorio sia nella valutazione diagnostica e prognostica delle condizioni della 16enne, ma anche nella scelta e somministrazione dei necessari interventi e trattamenti terapeutici.

Il tribunale di Palmi, tuttavia, assolveva gli imputati per insussistenza del fatto, essendo deceduta, la ragazzina, a causa di una tromboembolia.

In Corte d’Appello, però, gli imputati venivano condannati alla pena di 8 mesi di reclusione ciascuno e al risarcimento dei danni alle parti civili.

La storia giudiziaria, tuttavia, si allungava perché la cassazione annullava la sentenza di condanna e dichiarava la prescrizione ed il giudizio si spostava innanzi alla sezione civile della Corte di Appello di Reggio Calabria che accoglieva la domanda proposta dai familiari della ragazza, condannando al risarcimento del danno; decisione ratificata in sede di giudice di legittimità.