PAOLA (Cs) – L’ex assessore comunale alle finanze, Antonio Penna, fa chiarezza con una nota rispetto a una serie di prese di posizione pubbliche legate alla vicenda dei debiti del Comune di Paola.
Il riferimento è a quelle analisi diffuse da chi era parte integrante della stessa ex amministrazione comunale che oggi critica.
Ma vediamo di cosa si tratta.
“Questa storia dei debiti fuori bilancio comincia ad essere pesante”, è la premessa di Tonino Penna. “I debiti – evidenzia, a smentita – erano tutti censiti con tutte le schede firmate, ricontrollate alla data del 31 dicembre 2020”.
“Altro che “ricognizione puntigliosa della massa debitoria”, è la prima stilettata a chi oggi veste i panni del “risanatore”.
“Anche i debiti Ecotec sono stati ripianati. Parlano gli atti”, spiega ancora Penna.
“Verificare quanti debiti si sono eventualmente formati nel 2021 ed ora anche nel 2022, non credo sia operazione così gravosa, basta un atto di indirizzo, un po’ di lavoro”, è il consiglio che offre ai giovani dell’amministrazione Politano.
“Abbiamo fatto molto di più in passato (gestione assessore Cassano 2017/2020)”, ricorda ancora sia ai novelli amministratori e politici e sia a quanti, e sono tanti, ieri erano schierati con il sindaco Roberto Perrotta, oggi consigliere comunale di opposizione.
“Bisogna ricordare che i sindaci ereditano tutto, anche il contenzioso pendente, anche i finanziamenti ottenuti, anche il personale assunto, che a Paola è tutt’altro che sotto organico (devono essere assunti ancora quattro vigili urbani vincitori di concorso)”, è la nuova stilettata al gruppo di Politano, in riferimento ai tanti finanziamenti e progetti ereditati, oggi occasione di vanto per i giovani della “Nuova era”.
“Quando si parla bisogna sapere su cosa si parla”, attacca Penna.
“Il commissariamento del Tar – spiega – attiene a debiti dell’energia riferiti al periodo del dissesto; una parte consistente delle somme è in bilancio. L’altra parte è nelle casse del Comune, mai spesa, responsabilmente”.
E ancora: “Secondo me non sanno ancora di averle queste somme. Anche la sentenza giudiziaria ultima, a favore di un ex dirigente, si riferisce al periodo di gestione del dissesto”, puntualizza l’ex assessore. “E – aggiunge – potrà essere pagata con quei fondi. Non è dunque necessario dire alla gente che questa sentenza potrebbe aggravare il bilancio comunale e quindi spingerlo sempre di più verso il dissesto. Non si deve fare confusione. Bisogna studiare e, poi, dare informazioni”, attacca Penna.
“La Tari bollettata male, infine, è un bel problema, perché non potrà essere restituita quest’anno, come promesso con un avviso anonimo e privo di ogni fondamento giuridico”, è l’ennesima strigliata al gruppo di Politano.
“Essere sindaco di una città – sottolinea Penna – è qualcosa di esaltante. Ma si deve guardare solo avanti, altrimenti meglio non candidarsi”.
Vicenda “porto turistico” docet, puntualizza.
“Tante maldicenze e sorrisetti quando si lavorava con l’allora assessore regionale Fausto Orsomarso (a proposito, l’attuale sindaco dov’era quando si è tenuta la conferenza stampa?); tante illazioni sui venti milioni fantasma”, ricorda.
“Ecco – conclude – il compito di un sindaco: guardare avanti e fruire anche del lavoro di altri”.