PAOLA (Cs) – Il gruppo di minoranza “Progetto Democratico” denuncia in una nota sconcertante immobilismo da parte della amministrazione comunale e maggioranza cosiddetta della “nuova era” del sindaco Giovanni Politano.
Parla, il gruppo dei falbiani, di uno “scorcio di consiliatura costellato da lodevoli iniziative più che altro mediatiche, ma totalmente vuota di contenuti“.
“La luna di miele, ovvero l’inizio della consiliatura che generalmente è costituita da un’ampia coesione dei gruppi consiliari di maggioranza e che spesso di prolifera di idee ed iniziative concrete – attacca a testa bassa il movimento politico – sembra non esser mai iniziata, diverse iniziative solitarie ed imbarazzi di apparentamenti con schieramenti politici totalmente avversi”.
Ricorda, poi, che “diversi dossier sul tavolo del Sindaco giacciono sulla sua scrivania da mesi in attesa di una risposta, uno di questi è il Distretto Sanitario di Rione Colonne, una struttura provinciale che in parte è stata adibita all’uso convenuto ed in parte no.”
E poi ricorda: “La struttura era stata ceduta dalla Provincia di Cosenza, in comodato d’uso gratuito al Comune di Paola nel dicembre 2018 per i successivi ventinove anni e l’Ente Provinciale raccomandava al Comune di utilizzarlo esclusivamente per attività socio-sanitarie.
Al momento della conclusione del contratto le parti erano a conoscenza che alcune porzioni dell’immobile erano stati ceduti in comodato d’uso, per alcuni gratuito, per altri oneroso, alcune parti della struttura per attività che avevano poco a che vedere con l’attività socio sanitaria, tra cui una scuola di danza ed una di judo, che naturalmente erano a pagamento per i fruitori.
All’atto della conclusione del contratto il comune assumeva l’obbligo di riprendere i locali dai privati, in qualsiasi momento per fini di interesse pubblico.
Dopo diverse interrogazioni al Sindaco e agli assessori di riferimento da parte degli ex consiglieri comunali di Progetto Democratico, Pino Falbo e Anna Anselmucci, rimaste prive di riscontro, l’Ente Provinciale per il tramite del Presidente Iacucci imponeva al Comune di Paola nel luglio del 2021 di riacquisire il possesso degli immobili poiché erano scadute le concessioni, e di destinarli finalmente ad attività socio-sanitarie.
Dal luglio 2021, e in oltre 9 mesi di amministrazione Politano, nulla di tutto ciò è avvenuto, all’epoca c’era chi si nascondeva dietro i paraventi di “improbabili” contenziosi, ad oggi nessun’iniziativa è stata presa in tal senso, e non è ammissibile che un servizio alla collettività possa essere reso al 50% delle sue potenzialità solo per meri interessi elettorali, e per incapacità politica ed amministrativa di sfruttare al 100% la struttura.
Appare necessario riacquisire dai privati il possesso degli immobili e destinarli nuovamente alla collettività.
In ambito sanitario sono diversi gli interrogativi che bisogna porsi, essendo a capo dell’amministrazione comunale, il trasferimento del SERT, il progressivo svuotamento dell’ospedale civile, il depotenziamento del distretto sanitario, tutti servizi che la città sta progressivamente perdendo a beneficio di altre amministrazioni che senza muovere un dito, o col minimo sforzo si avvantaggiano di pezzi della nostra comunità.
Occorre, anche in ambito sanitario un’inversione di tendenza, la città, snodo fondamentale non solo culturale e paesaggistico del tirreno cosentino è sempre stato un polo sanitario di riferimento per tutta la costa cosentina, è necessario che chi si è assunto gli oneri e gli onori di amministrare vada a “battere i pugni” ai tavoli istituzionali per restituire alla città la propria centralità e dignità”.
Ecco, dunque, ritornare di attualità lo scottante caso del poliambulatorio paolano, sul quale la politica e le istituzioni si sono sempre girati dall’altra parte, nonostante le pressanti denunce di Progetto Democratico.