La Corte d'Appello di Catanzaro

CATANZARO – Si prevedono tempi piuttosto lunghi per gli abbreviati del processo “Rinascita scott”, che ha trascinato innanzi all’autorità giudicante 74 imputati. Uno dei tre giudici, infatti, si è astenuto.

La richiesta di una revoca del giudice a latere era stata avanzata da due difensori poiché nel ruolo di gip distrettuale aveva firmato negli anni scorsi una serie di decreti autorizzativi di intercettazioni nei confronti di alcuni imputati coinvolti in questo procedimento penale. Per la Corte d’Appello di Catanzaro “l’incompatibilità del giudice Assunta Maiore è acclarata” e la richiesta di astensione è stata comunicata dal presidente Carlo Fontanazza nell’udienza tenuta oggi.

E non finisce qui perché un altro invito all’astensione è stato formulato da altri difensori anche nei confronti del giudice Giovanna Mastroianni, nel recente passato componente del collegio della Corte d’Appello del processo “Nemea”, costola di “Rinascita Scott” con alla sbarra il clan Soriano di Filandari; e nei confronti di Abigail Mellace, che nelle vesti di gip ha firmato l’ordinanza che nel 2005 ha portato all’arresto di Gregorio Giofrè, uno degli imputati principali di questo troncone, ritenuto dalla Dda di Catanzaro esponente di spicco della ‘ndrina di San Gregorio.

Nel caso della Mastroianni e della Mellace, la Corte d’Appello deciderà nell’udienza in programma il prossimo 24 aprile. Insomma, per via di questioni burocratiche preliminari  i tempi per il processo si sono allungati un po’.