COSENZA – Una bella iniziativa messa in atto dai volontari della Fondazione Lilli Funaro: una prima colazione calda per i tanti ambulanti che lavorano presso la Fiera di San Giuseppe.
Ciò al fine di “riallacciare le fila di un percorso di solidarietà interrotto dalla pandemia”.
Questa edizione della Fiera di San Giuseppe è stata dunque caratterizzata anche dalla iniziativa, silente e contagiosa, promossa dalla Fondazione Lilli (associazione nata per ricordare una ragazza straordinaria che, nel corso della sua vita, ha sempre trasmesso esempi di pura e gratuita generosità).
E così, nei giorni della fiera, al mattino, di buon’ora, le volontarie e o volontari della Fondazione, armati di carrelli della spesa, hanno iniziato a percorrere il viale per offrire una colazione calda agli ambulanti: latte, caffe, the, cornetti, brioches e ciambelle homemade.
Un piccolo grande gesto che significa “accoglienza” a chi ha portato colore e calore alla Città di Cosenza.
Un risveglio che ha avuto l’intensità degli occhi assonnati di Mohammed, un bambino del Marocco, che aspettava il gruppo di volontari con un enorme sorriso.
Un risveglio che ha avuto l’intensità delle parole di Amir, un ambulante tunisino che raccontava di un’Italia sempre accogliente.
Ma anche un risveglio apprezzato dagli ambulanti campani e pugliesi, che hanno rimarcato quanto non fosse scontato un gesto del genere.
Un numero di volontari che è cresciuto di giorno in giorno.
Tante, anche, le attività commerciali che hanno, sin da subito, accolto l’invito della Fondazione Lilli contribuendo alla fornitura di dolci per la colazione.
“Cosenza ha mostrato ancora una volta il suo grande cuore. Il bene è contagioso“, hanno commentato alcuni volontari.