COSENZA – Azienda ospedaliera e Regione Calabria hanno risposto nel giro di poche ore al pubblico appello della paziente oncologica – tramite l’avvocato Ennio Abonante – che in seguito ad un trapianto, aveva urgenza di eseguire una PET, ma il Cup dell’Azienda ospedaliera cosentina aveva effettuato la prima prenotazione utile a distanza di 67 giorni (https://www.calabriainchieste.it/2023/03/20/paziente-oncologico-oltre-due-mesi-per-una-pet-rischia-la-vita/).
Un’attesa troppo lunga e pericolosa, soprattutto perché da qui a pochi giorni la donna dovrà essere sottoposta a intervento chirurgico e, quindi, dovrà esibire l’esame strumentale.
Ragion per cui, l’avvocato Ennio Abonante, che sta seguendo gratuitamente la paziente, tramite “Calabria Inchieste” aveva formulato un appello, raccogliendo immediatamente il risultato, dopo poche ore: la Pet sarà eseguita dopodomani.
In virtù di ciò, il professionista, doverosamente, è intervenuto con una nota di ringraziamento, trasmessa al commissario dell’Azienda ospedaliera, Vitaliano De Salazar e, per conoscenza, come già fatto per la precedente diffida, al presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto e al prefetto di Cosenza.
“Preg.mo Commissario – si legge nella lettera – faccio seguito alla nota inviata ieri a mezzo PEC e la ringrazio per il suo interessamento che ha portato alla risoluzione della problematica riguardante la paziente oncologica, che in seguito ad un trapianto, aveva urgenza di eseguire una PET, che le era stata prenotata a distanza di 67 giorni.
Il mio plauso va anche al Presidente Occhiuto, il quale mi ha fatto contattare tramite la sua struttura ed a cui vorrei dire che è questa la sanità che vorrei, è questa la politica che ho sempre sognato, la politica del fare, che è vicina ai cittadini nei momenti di necessità.
E mi permetto di suggerire che sarebbe utile ed opportuno ascoltare di più anche chi avanza richieste e proposte, se, come le mie, sono finalizzate solo ed esclusivamente alla risoluzione dei problemi ed al miglioramento dei livelli essenziali di assistenza“, scrive Abonante, che da sempre segue tanti casi sanitari e aiuta diverse persone in difficoltà.
“Grazie ancora ai funzionari delle strutture, che materialmente si sono adoperati per garantire, tempestivamente, l’esecuzione dell’esame diagnostico e che hanno dato alla signora una speranza in più“, conclude.