Home Politica Ponte Bagni, Comune accusato di “negligenza, pressapochismo, immobilismo”

Ponte Bagni, Comune accusato di “negligenza, pressapochismo, immobilismo”

Stoccata dei consiglieri comunali di minoranza Antonietta D’Angelis, Francesco Pietramala e Andrea Muglia a Rocchetti

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La capogruppo Antonietta D'Angelis

GUARDIA PIEMONTESE (Cs) – “Nonostante interlocuzioni verbali e scritte con Anas, Provincia, Prefettura e Regione l’amministrazione comunale non è riuscita ancora ad identificare la piena competenza amministrativa di via Kennedy e del ponte bagni.”

E’ la stoccata dei consiglieri comunali di minoranza Antonietta D’Angelis, Francesco Pietramala e Andrea Muglia all’amministrazione Rocchetti.

Il gruppo “La città del Sole” prende atto dell’intervento apparso in data odierna da parte della maggioranza Rocchetti e delle sue dichiarazioni (https://www.calabriainchieste.it/2023/03/22/chiusura-ponte-bagni-chiesto-tavolo-tecnico-alla-regione-per-accertare-la-competenza/) “rimanendo alquanto perplessa davanti alle dichiarazioni di complessità sulla situazione Ponte Bagni, portate avanti dalla stessa maggioranza, quasi fosse una giustificazione alla poca operosità e al poco interessamento”.

Secondo l’opposizione, infatti, “non è una giustificazione che possa trovare accoglimento dopo tanto tempo e dopo tanti disagi subiti dai cittadini”.

E si chiede: “Come mai se c’erano tutte queste perplessità, non è stata convocata una conferenza di servizi in tempi brevi?”

Poi aggiunge: “La Legge n.241 del 1990 all’art 14 disciplina lo svolgimento di riunioni con la presenza diretta delle amministrazioni e dei soggetti interessati e tale necessità è determinata dalla particolare complessità dei procedimenti interessati”.

E ancora: “Precisiamo e rispondiamo alle allusioni della maggioranza, che non ci sentiamo più competenti né degli organi di Prefettura, né dei rappresentanti della Provincia di Cosenza, né dell’Anas e né della Regione Calabria, al contrario prima di esprimerci abbiamo chiesto pareri documentati sulla loro competenza. Invitiamo a leggere e rileggere le lettere ufficiali di Anas e Provincia (in possesso del Comune dal 12.04.2022 Prot. 1073) scritte in corretto italiano.

Sui fogli catastali ufficiali dell’Agenzia delle Entrate, il ponte rientra nel Foglio n° 29 del territorio del comune di Guardia Piemontese. Nelle dichiarazioni della maggioranza si legge “la viabilità di questo comune per quanto censita nell’inventario dei beni presente agli atti d’ufficio non risulta sempre acquisita per competenza amministrativa” come dire, che le strade risultano censite ma non sono nostre (del comune).

Quindi – ipotizziamo – realizzate abusivamente, senza un corretto esproprio, senza pagamento di nessuna indennità e quindi dobbiamo ipotizzare uno stato patrimoniale falso? A pagina 5 dello stesso Foglio viene riportato un Totale Valore (riferito alle strade) di 5.198.026,50 – Valori: a norma dell’art. 230, comma 4°, lettera a) D. Lgs. 267/2000.Del resto lo stesso Viale Aldo Moro – per citarne uno – è oggetto di numerosi contenziosi per mancato pagamento delle indennità di espropriazione e che nonostante sentenze esecutive il comune si rifiuta di pagare”.

Altro quesito: “La stessa Piazza con via Toscana, la piazzetta con la croce in ferro e tutto viale Aldo Moro non risulta intestato al comune di Guardia Piemontese?”

Abbiamo si detto che il ponte “non gode di buona salute“ e abbiamo parlato di “condizioni di conservazione” perché mai nessuno da decenni ha fatto manutenzione. Mai abbiamo messo in discussione la stabilità del ponte, non spetta a noi, gli stessi Vigili del Fuoco non ci risulta abbiano mai sollevato problematiche in tal senso.

Del resto l’Ufficio tecnico comunale è retto da un ingegnere che ha sicuramente le competenze per effettuare una verifica di stabilità anche sommaria dell’opera.

Il problema è che si gira intorno alle responsabilità penali e civili a seguito dell’incidente per il mancato adeguamento delle barriere (ringhiere) di bordo ponte o comunque per la mancata segnalazione della loro inidoneità alle autorità sovracomunali. La vittima dell’incidente pare abbia iniziato causa risarcitoria per inadeguatezza delle “barriere di bordo ponte”, il nodo è tutto qui.

Ma tanto a pagare saranno i cittadini perché nell’Ordinanza n° 174/ 08.04.2022 il Sindaco conferma ovviamente di essere autorità di protezione civile sul territorio e richiama l’art. 50 comma 5 del testo unico 267/2000 che lo legittima e ad emettere l’Ordinanza, ma dimentica di citare il comma 4 che recita: “Il sindaco, quale ufficiale del Governo, adotta con atto motivato provvedimenti, contingibili e urgenti nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento, al fine di prevenire e di eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana. I provvedimenti di cui al presente comma sono preventivamente comunicati al prefetto anche ai fini della predisposizione degli strumenti ritenuti necessari alla loro attuazione”.

E ancora: “Parlano di “salubrità del ponte”? Definizione di salubrità: “capacità di giovare alla salute e di apportare benessere fisico”. Alla luce di tutto questo si evince chiaramente la negligenza, il pressapochismo, l’immobilismo di questa amministrazione”.