Un momento del consiglio comunale

REGGIO CALABRIA – Il consiglio comunale sostiene la battaglia del Comitato spontaneo “19 febbraio” a difesa dell’Ospedale “Maria Pia di Savoia” di Oppido Mamertina ed impegna il sindaco facente funzioni, Carmelo Versace, a richiedere al commissario regionale della Sanità, il Governatore Roberto Occhiuto, ed a quello dell’Asp di Reggio Calabria, Lucia Di Furia, un’interlocuzione per «la riattivazione del reparto di radiologia già esistente nella struttura, il trasferimento dei servizi ambulatoriali specialistici del territorio, l’attivazione dei servizi diagnostici, il mantenimento del Reparto di lungodegenza post acuzie a valenza internistica e l’incremento posti letto a valenza riabilitativa, la riattivazione del Punto di Primo intervento ed il riconoscimento di Presidio in zona disagiata». E’ il testo della mozione letta dal consigliere Giuseppe Giordano ed approvato dall’unanimità dell’aula “Repaci”.
La chiusura dell’ospedale di Oppido Mamertina, infatti, per il sindaco facente funzioni Carmelo Versace «rappresenterebbe la sconfitta della politica calabrese ad ogni livello. Quello di Oppido è l’unico presidio di montagna, il solo all’interno dell’Ente Parco che serve un’area di oltre 20 mila abitanti e che ha una funzione strategica in prospettiva se si pensa all’apertura del varco di Santa Cristina d’Aspromonte. Il mio pensiero va ai cittadini che, da diverse settimane, sono impegnati in un presidio permanente in difesa del diritto alla salute di intere comunità. Spero – ha aggiunto Versace – che il sindaco di Oppido, cui va tutta la mia solidarietà, convochi un consiglio comunale aperto affinché si possa, ancor di più, lanciare l’allarme del territorio. Non è più possibile vivere queste situazioni calate dall’alto».
L’intera assemblea ha condiviso le parole di Versace, con il consigliere Michele Conia che ha invitato il Governatore Occhiuto a «rispondere prontamente al documento approvato dal Consiglio metropolitano perché bisogna imparare ad ascoltare i territori e confrontarsi. Quella del Comitato – ha affermato ancora – è una battaglia che sostengo dalla prima ora. Si tratta di donne, uomini e bambini raccolti in un presidio permanente che va sostenuto e protetto».
Per il consigliere Giuseppe Giordano, poi, «è necessario difendere il nosocomio di Oppido e, contestualmente, dar vita ad una cabina di regia per riorganizzare la Sanità del territorio metropolitano». 
Una sanità martoriata, secondo il consigliere Giovanni Latella che, nel corso del suo intervento, ha ricordato come «si cerchi nei medici cubani la soluzione alle carenze di un sistema che crolla sotto il peso del deficit strutturale e di risorse umane. Serve – ha proseguito – un impegno concreto, soprattutto in termini di finanziamenti, da parte della Regione».
Maggiore impegno lo ha chiesto anche il consigliere Giuseppe Sera nel sostenere come «la politica debba prendersi la responsabilità delle proprie scelte, così come fece quando si decise di chiudere alcuni ospedali in virtù della razionalizzazione della spesa. La penalizzazione dei territori della Città metropolitana – ha continuato – parte da lontano». Nell’esprimere solidarietà ai cittadini della Piana, Sera si detto «fiducioso dell’operato del sindaco facente funzioni che avrà la missione di rappresentare le esigenze della popolazione del territorio pre-aspromontano di fronte alla presidenza della Regione Calabria».
Quindi, il consigliere Domenico Mantegna, nel sottolineare la fragilità complessiva del sistema sanitario locale, ha preso ad esempio l’Ospedale di Locri che, in queste ore, «si trova a dover affrontare pure l’emergenza dettata dallo sbarco di 650 migranti. Capite bene – ha detto – che, pensando di chiudere le strutture, si va a comprimere, ulteriormente, la nostra capacità di prestare un servizio all’altezza di un diritto sancito dalla Costituzione. Nel concreto, non si riesce a sopperire alle lacune ed alle dimenticanze da parte del Governo centrale su aree estremamente delicate dal punto di vista sanitario».

L’unanimità dell’aula, dunque, ha dato mandato al sindaco facente funzioni di interfacciarsi con il Commissario Occhiuto su «un tema estremamente delicato che investe un territorio di 230 chilometri quadrati che, oltre Oppido Mamertina, interessa i Comuni di Cosoleto, Delianuova, Molochio, Scido, Santa Cristina d’Aspromonte, Terranova Sappo Minulio e Varapodio. Oltre 20 mila cittadini, per lo più anziani».

L’aula, nella seduta odierna, ha discusso ed approvato il gemellaggio fra la Città Metropolitana di Reggio Calabria ed il Comune di Erymanthos, centro della regione greca di Patrasso. A relazionare sul punto è stato il consigliere delegato Filippo Quartuccio che ha sottolineato «l’importanza dei gemellaggi quali strumenti utili a cooperare e collaborare in diversi settori, stabilendo rapporti duraturi nel tempo e favorendo il processo di integrazione europea, il dialogo interculturale, lo scambio di esperienze, conoscenze e valori, il confronto costruttivo di opinioni e l’arricchimento specifico». L’amicizia con la città di Erymanthos, quindi, «serve a costruire una cultura europea in risposta all’euroscetticismo. Il territorio reggino e quello greco – ha proseguito – condividono un patrimonio culturale che affonda nelle radici magno-greche, oltre ad una conformazione geografica che li rende simili sotto svariati punti di vista». Nelle prossime ore arriverà a Reggio una delegazione ellenica composta, fra gli altri, dalla vicesindaca del Comune di Erymanthos, dai rappresentanti di Patrasso, da giovani fra i 18 ed i 30 anni e adulti tra 30 e 70 anni. Il 29 marzo verrà materialmente sottoscritto il “Patto di Gemellaggio” fra il sindaco facente funzioni Versace e la rappresentante della giunta comunale di Erymanthos.