Un consiglio dei mninistri

Il nuovo decreto bollette sarà sul tavolo del Consiglio dei ministri, atteso per oggi pomeriggio intorno alle 17. Insieme al nuovo decreto con cui verranno prorogati gli sconti nelle bollette di luce e gas per cittadini e imprese, sul tavolo del Cdm ci saranno anche il ddl annuale per la concorrenza, quello per il divieto di produzione e commercializzazione di alimenti e mangimi sintetici e il decreto legislativo sul Codice degli appalti.

Quest’ultimo, già annunciato dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, farà velocizzare le procedure e prevede la nomina del Commissario straordinario per la siccità, che resterà in carica per tutto il 2023. La decisione di ricorrere alla nomina del Commissario straordinario era stata assunta il primo marzo dalla Cabina di regia a cui partecipano i diversi ministri interessati e i rappresentanti di Regioni e Enti locali.

Sul fronte dei nuovi aiuti per le bollette, per il gas, nel periodo aprile-giugno, l’Iva continuerà a essere ridotta al 5%, così come continueranno a essere azzerati gli oneri di sistema.

Per l’elettricità invece gli oneri saranno ripristinati, ma con una serie di sconti e benefici che il Mef sta mettendo ancora a punto nei dettagli e che garantiranno comunque un calo. Allo stesso tempo, senza costi aggiuntivi per lo Stato, sarà rinnovato il bonus sociale in versione potenziata, esteso cioè alle famiglie con un Isee fino a 15.000 euro.

I crediti di imposta per le imprese continueranno a esistere, ma rimodulati in base all’andamento del gas. Nel testo all’esame del Cdm, si farebbe riferimento anche alla redazione di un piano di sviluppo della rete elettrica di trasmissione nazionale e per quella di trasporto del gas naturale. Sarebbe presente poi l’incentivazione ad utilizzare contatori intelligenti per gestire meglio l’utilizzo dell’energia.

E infine un intervento sui poteri Arera e delle specifiche relative ad AgCom. Quanto al commercio ambulante, la categoria composta da 180mila operatori negli ultimi anni ha spesso contestato le norme Ue per la concorrenza sostenendo che non vengano applicate nemmeno negli altri Stati dell’Unione, sarebbe in arrivo un prolungamento decennale delle concessioni su suolo pubblico.