CORIGLIANO-ROSSANO (Cs) – Fratelli d’Italia preannuncia un esposto alla Corte dei conti per un doppio incarico conferito dall’Amministrazione comunale ad ex avvocati difensori del sindaco Falvio Stasi. Il partito di destra, quindi, pone la questione morale e critica il primo cittadino che, ieri, quando era oppositore, si ergeva a censore e fustigatore.
E’ questo il senso di una analisi politica pepata diffusa ieri dai meloniani della città di Corigliano Rossano.
Eccola di seguito:
“Immaginate cosa sarebbe successo solo qualche anno fa, quando il cittadino Flavio Stasi impersonava demagogicamente il ruolo teatrale del capo popolo, dell’oppositore a tutto e del fustigatore morale della Città, del territorio e del mondo, se una qualsiasi amministrazione comunale avesse liquidato senza batter ciglio la bellezza di 600 mila euro per parcelle stravecchie, relative a contenziosi giudiziari per due avvocati già difensori personali del sindaco e di un assessore di quella stessa giunta municipale.
Non solo. Provate ancora ad immaginare cosa avrebbe inscenato lo stesso tribuno delle piazze Stasi se ciò fosse avvenuto senza chiedere, da parte di quella amministrazione comunale, alcun preventivo parere al competente ufficio legale di quell’ente; senza chiedere alcuna verifica o relazione sulle eventuali opposizioni esperibili rispetto ai decreti ingiuntivi notificati stranamente soltanto a partire dall’insediamento di quello stesso sindaco; e senza alcuna proposta di transazione per concordare eventuali riduzioni delle pretese tardive e forse pure improponibili di quei due avvocati, vecchia conoscenza personale degli amministratori.
E dulcis in fundo, ultimo sforzo, immaginate se tutto ciò fosse stato autorizzato a seguito di una votazione consiliare favorevole per debiti fuori bilancio nella quale non soltanto quel sindaco non si sarebbe doverosamente astenuto (trattandosi di fatto di un pagamento sull’unghia ai suoi ex avvocati personali) ma rispetto alla quale il suo voto sarebbe stato addirittura determinante. Tutto chiaro?
Ecco, stoppiamo per un attimo ogni immaginazione. Perché il fatto è accaduto davvero. Non ieri, ma oggi. Nel 2023. Nei mesi scorsi. E l’attore protagonista di questo evidente conflitto di interessi e di questa gigantesca questione morale, attenzione attenzione, è proprio l’ex istigatore di ieri, l’ex demagogo contestatore di tutti i poteri costituiti, l’ex rivoluzionario ieri della trasparenza (oggi elle vernice!), l’attuale Sindaco Flavio Stasi insieme al suo fido assessore Mauro Mitidieri.
Una pagina vergognosa di questa classe dirigente inadatta e dannosa, l’ennesima pagina vergognosa a dire il vero, nella quale ogni etica è stata letteralmente e definitivamente calpestata e, come è costume ormai distintivo della Dottrina e della Giunta Stasi, consumatasi nel silenzio più totale e senza alcuna trasparenza amministrativa. Nel solito grigio, nel solito mistero di fondo e nell’auto-referenzialità in cui continua ad esplicarsi tutta l’azione di mal governo, alla giornata e senza alcuna visione su nulla, di questo Esecutivo per caso.
Ma con quale serenità e con quale senso delle istituzioni i due attuali amministratori (e con loro tutta la Giunta) hanno potuto autorizzare e far procedere al pagamento di quella ingente richiesta debitoria, rimasta inspiegabilmente ferma per anni, a favore di due legali che soltanto qualche anno prima erano stati i loro difensori di fiducia personali?
Corigliano-Rossano deve rendersi conto della gravità inaudita e senza precedenti di quanto accaduto qualche mese fa, circostanze venute a galla soltanto attraverso inchieste giornalistiche e sulle quali fino ad oggi Sindaco, Giunta, gruppi di maggioranza e tifosi acquisiti, espertissimi in selfie sui social, non sono stati in grado di offrire un qualsiasi chiarimento di nessun tipo alla Città.
Mentre la città deve quindi interrogarsi sulla questione morale di questa amministrazione, sulla opportunità e sulla eticità dei comportamenti dei suoi amministratori, noi di Fratelli d’Italia investiremo la Magistratura Contabile per quello che appare con ogni evidenza un pesante danno erariale”.