CLETO – Giuseppe Filice e Marco Marchese, del gruppo politico “Insieme per Cleto”, hanno presentato un esposto-denuncia per chiedere alle autorità preposte (direzione generale e provinciale di Poste italiane, Garante sulla privacy e carabinieri) di verificare se durante il sopralluogo effettuato dal sindaco Armando Bossio e altre persone presso l’ufficio postale di Cleto, sia stata compromessa la sicurezza dell’ufficio e la privacy dei correntisti
Filice, infatti, sostiene «che senza la dovuta diligenza e accortezza, il sindaco ha divulgato sulla pagina Facebook ufficiale del Comune delle fotografie che raffigurano l’interno dell’area operativa e del back office dell’ufficio postale di Cleto, al solo fine di promuovere e accreditare la sua immagine, compromettendo la sicurezza delle Poste e della privacy degli utenti».
Numerose le richieste avanzate nell’esposto che chiedono chiarimenti sull’inopportunità delle modalità del sopralluogo, sul rispetto del codice etico di Poste italiane, fino all’identificazione della persona che ha scattato le foto e la cancellazione di quanto divulgato.
Secondo Marco Marchese «si tratta della classica iniziativa che parte nel giusto, per infangarsi in un metodo del tutto opinabile. Chiunque si recasse presso una filiale bancaria, e le Poste sono a tutti gli effetti un istituto bancario, scattando fotografie al proprio interno, senza alcuna autorizzazione e rischiando di compromettere la sicurezza, non solo verrebbe trattenuto a porte chiuse, ma si precipiterebbero le forze dell’ordine per chiedere spiegazioni».