Giovedì 6 aprile le Lady Chef dell’Associazione Provinciale Cuochi Catanzaresi incontreranno i bambini della “Comunità Progetto Sud” per l’iniziativa “Ponti di cioccolato”, con la finalità di costruire un ideale ponte di socialità tra le diverse culture.
Il ponte, simbolo di unione, vuole stringere in un abbraccio tutte le persone al fine di trasmettere i valori umani di speranza, gioia, resurrezione e comunità, per ritrovare la freschezza di un incontro.
L’attività prevede anche la realizzazione di disegni da parte dei bambini, aventi come tema proprio il ponte di cioccolato ed i valori in esso contenuti.
Nella giornata è prevista la
condivisione della merenda, realizzata dalle Lady Chef di Apc Cz per i ragazzini e le loro famiglie ed ogni bambino riceverà un uovo di cioccolato prodotto artigianalmente e donato da “Casa Mastroianni”.
Si tratta del primo progetto realizzato dal nuovo direttivo Lady Chef insediato il 14 marzo, composto dalla delegata Annita Ferragina e dalle consigliere Rossella Molinaro e Lidia Cipriani, con il supporto dei colleghi chef Domenico Antonio Rullo, Francesco Marinaro, Luca Caligiuri, Francesco Corapi.
“L’azione della Comunità Progetto Sud è volta da sempre alla creazione di momenti di aggressione e dialogo sociale. Al centro di queste azioni c’è sempre l’attenzione ai diritti di tutti e tutte. ancor più quando queste sono rivolte ai bambini e alle bambine. L’iniziativa “ponte di cioccolato” è in linea con l’impegno profuso nel campo dell’infanzia per creare una comunità educante che pone l’attenzione al benessere di bambini/e e famiglie, favorendo l’esistenza di contesti locali “responsabili”, accoglienti e generativi.
L’Associazione Comunità Progetto Sud agisce in stretta connessione con i contesti territoriali locali e, in linea con l’art. 31 della convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, articolo che ricorda agli adulti il dovere di garantire un gioco di qualità e di offrire strumenti e contesti allo sviluppo ludico, organizza attività con forte valore educativo anche in luoghi informali con il coinvolgimento della comunità educante e di soggetti inediti”, questo il commento della Comunità Progetto Sud all’iniziativa.
