Il porto di Cetraro

CETRARO – Le forze di minoranza del comune di Cetraro fanno quadrato attorno al Flag “la perla del Tirreno”, sfrattato dall’amministrazione comunale dai locali concessi ad uso gratuito ubicati nell’area portuale.  Locali che, per come evidenziato l’altro ieri dal sindaco, Ermanno Cennamo, dovrebbe essere utilizzati per un altro presidio di legalità. L’opposizione – ossia Partito socialista italiano, Italia viva, Progetto sviluppo, Forza Italia, Azione e Noi con l’Italia – però, non ci sta e chiede la convocazione urgente di un consiglio comunale.  

«Non sappiamo se la maggioranza che governa il paese – hanno scritto gli oppositori –  sia affetta da masochismo politico oppure se, per incapacità e superficialità, abbia deciso di demandare ad altre “figure collaterali” decisioni fondamentali per lo sviluppo della nostra città. Ci riferiamo all’ultima vicenda che ha visto il Sindaco e la giunta, attraverso una missiva infarcita solo di riferimenti burocratici e priva del dovuto garbo istituzionale, defenestrare il Flag (consorzio che riunisce 15 comuni costieri da Praia a Gizzeria, oltre a tanti operatori del comparto pesca) dalla sede operativa che dal 2017 era stata assegnata al consorzio presso i locali del porto».

Pertanto «tale associazione, che è senza fini di lucro ed ha come finalità lo sviluppo della pesca, d’importanza straordinaria anche in riferimento all’utilizzo dei fondi del Pnrr che prevedono una corsia preferenziale per le aree portuali e l’economia relativa al settore della pesca, si è vista costretta suo malgrado a lasciare la sede finora operativa presso il porto di Cetraro ed a trasferirsi nella sede di Belmonte Calabro».

Una vicenda definita «incresciosa insomma, che evidenzia una gestione superficiale ed approssimativa alla quale occorre porre rimedio con urgenza per evitare l’ulteriore danno che deriverebbe alla nostra comunità con la perdita di un presidio di sviluppo qual è il Flag, ciò dopo la soppressione dell’istituto di credito bancario, del bancomat nel centro urbano, della soppressione di quasi tutti i reparti ospedalieri e di tante altre situazioni che stanno impoverendo il paese sul piano economico e sociale».

Pertanto le forze di minoranza hanno invitato il Sindaco e l’amministrazione comunale «a voler convocare con urgenza un consiglio comunale per discutere della vicenda e ricercare una soluzione che dia ulteriore slancio alle attività del Flag, attraverso l’assegnazione di uno dei locali ancora disponibili sulla struttura portuale».

Infine: «Riteniamo che la mancata disponibilità ad attivarsi per la ricomposizione di questa vertenza sarebbe davvero l’ultima goccia che farà traboccare il vaso portando al definitivo irrigidimento dei rapporti fra maggioranza e minoranza».

stefaniasapienza@calabriainchieste.it