CATANZARO – Novità contro chi inquina il mare. In Calabria, gli autospurgo avranno il GPS e saranno monitorati tutti i loro percorsi. Ad annunciarlo é il Presidente della Giunta regionale, Roberto Occhiuto, che spiega: “La stragrande maggioranza degli operatori smaltisce legittimamente, ma se c’è qualche furbetto dobbiamo stanarlo. Su questo tema, la tolleranza, é zero”.
Sempre il Governatore, continua: “La Calabria ha un mare bellissimo che, purtroppo, in alcuni tratti é inquinato. Lo sappiamo, perché ci sono interi agglomerati urbani non collettati, non è stata fatta la depurazione per decenni, i depuratori non funzionano bene. Quest’anno, come l’anno scorso, stiamo lavorando per sistemare i depuratori, per redigere il catasto del collettamento, per sapere dove scaricano gli agglomerati urbani e le imprese. C’era però una cosa che volevo fare lo scorso anno e non ho potuto fare perché era contro la legge: volevo mettere il GPS sugli autospurgo, per verificare eventuali smaltimenti illeciti.
La Regione Calabria non aveva questo potere. Ora, invece, si, perché ieri è stato approvato, in Parlamento, un emendamento che ho chiesto di proporre ad alcuni senatori di Forza Italia. Ho chiesto al Governo di dare parere favorevole e, pertanto, la legge cambia.
Oggi, le regioni, possono regolamentare le attività degli autospurgo, installando, appunto, i GPS, al fine di controllare le attività di smaltimento dei fanghi, perché il mare é una risorsa, una risorsa di sviluppo e la Calabria non può consentire che questo immenso tesoro venga sporcato e maltrattato. Ancora una volta, su questo argomento, c’è tolleranza zero” – chiosa, con l’autorevolezza e la caparbietà che lo stanno contraddistinguendo, soprattutto su queste delicate tematiche, Roberto Occhiuto.
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