Il tratto di strada oggetto di polemiche

CETRARO – Sullo scontro politico, registrato nei giorni scorsi, tra il consigliere di minoranza di Cetraro, Massimiliano Vaccaro, e il vicesindaco, Tommaso Cesareo, relativamente ai lavori di rifacimento di un tratto di strada sito in contrada Santa Lucia, è intervenuto il movimento “Italia Viva”” di Cetraro.

«Esprimiamo il pieno sostegno al consigliere Massimiliano Vaccaro per gli ignobili attacchi alla persona subiti nei giorni scorsi da parte del vice sindaco Tommaso Cesareo il quale ha posto in essere comportamenti fortemente squalificanti per l’incarico conferitogli e che rischiano di fare sprofondare il dibattito politico della città in un vero e proprio letamaio».

L’indugio di Italia viva nel manifestare la propria posizione è stato dettato «dalla necessità di valutare eventuali diverse azioni nei confronti dell’amministratore. Ma il profilo alto, da sempre tenuto dal gruppo ed il buonsenso e la compostezza che contraddistinguono il consigliere Vaccaro, hanno indotto a mantenere la nobile arte della politica nelle giuste sedi».

E, ancora: «Il diritto di critica è un bene sacrosanto che appartiene ad ogni individuo, prima ancora che ad ogni singolo cittadino e, ancor di più ad un consigliere comunale che i cittadini rappresenta. Tale diritto non può trovare limiti nella ipersensibilità e nella permalosità di chi, certamente conscio della inefficacia della propria azione amministrativa, pensa di poter celare il proprio fallimento ingiuriando e discreditando la persona di un consigliere di minoranza che, legittimamente, svolge il proprio dovere».

Infine, Italia Viva ringrazia Vaccaro «per l’azione politica svolta a favore della città nonché tutti i partiti e tutti coloro che hanno manifestato sostegno e solidarietà al consigliere di IV».

La vicenda del rifacimento stradale in contrada Santa Lucia, lo ricordiamo, risale al 2021, quando l’amministrazione Cennamo annunciò il completamento degli interventi. A distanza di quasi due anni sul manto stradale sono comparse delle crepe. Da qui, il 25 marzo scorso, il commento di Vaccaro, poi contestato da Cesareo.

Il pericolo ancor maggiore – scriveva Vaccaro – è il possibile ribaltamento del muro a valle ove vi sono diverse abitazioni. Siamo seriamente preoccupati per tutto ciò, tralasciando l’inutilità dell’intervento eseguito dall’esecutivo del sindaco Cennamo e lo spreco di denaro pubblico. Ora, sindaco Ermanno Cennamo, lei deve, senza indugio intervenire con un intervento risolutivo e che garantisca la sicurezza. La responsabilità della pubblica incolumità è sua e, mi creda, non vogliamo neanche pensare a cosa potrebbe succedere se dovesse andare giù quel muro ma, si ricordi che è una sua responsabilità”.

Per tutta risposta il vicesindaco Cesareo commentava: “Da asino a sciacallo il passo è breve. Conoscendolo, lo aspettavo al varco. Intanto  (un marchio che gli è stato rilasciato dai suoi attuali alleati che la dice lunga sulla veridicità della “qualifica”),  dove circa due anni fa intervenimmo per togliere quelle montagne russe (quelle si pericolosissime) che per ben 5 anni il nostro, nonostante ci passasse ogni giorno, aveva lasciato in quelle condizioni, che erano molto più pericolose di quelle attuali. Ma nonostante tutto, nonostante l’inerzia di un fantasma, non ci siamo mai permessi di incitare all’odio dicendo che se fosse successa una sciagura la colpa sarebbe stata del sindaco protempore».

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