CATANZARO – I consiglieri comunali Antonio Corsi, Sergio Costanzo e Francesco Scarpino chiedono impegno della politica per far sì che le prime partite del prossimo campionato si svolgano allo stadio Ceravolo.
“Consentire al Catanzaro di disputare in casa anche le prime partite del campionato di serie B deve essere un obiettivo di tutte le forze politiche e non può essere oggetto di una campagna elettorale permanente”, dichiarano i consiglieri comunali Antonio Corsi, Sergio Costanzo e Francesco Scarpino.
“C’è bisogno dello sforzo di tutti, maggioranza e opposizione – spiegano meglio – perché entro fine agosto vengano realizzati i lavori necessari per ottenere l’omologazione del “Ceravolo”. Sarà, come ha detto il sindaco Fiorita, una lotta contro il tempo, ma riteniamo che ci siano le condizioni per farcela. Crediamo sia importante lanciare un appello a tutti i gruppi politici in Consiglio comunale perché sotterrino l’ascia di guerra e mettano da parte inutili polemiche che potrebbero danneggiare l’andamento dei lavori”.
E aggiungono: “Il contributo economico della Regione Calabria è stato molto importante e dunque sarà necessario perfezionare al più presto il finanziamento in modo che possano essere indette le varie procedure di gara per illuminazione, manto erboso, sala var e tv, servizi igienici. Le dichiarazioni del direttore generale Foresti non vengano strumentalizzate politicamente perché il dirigente giallorosso ha solo espresso legittime preoccupazioni, sottolineando nel contempo la piena disponibilità dell’Amministrazione comunale”.
Poi concludono: “Riteniamo che i rapporti tra Comune e US Catanzaro sia in questo momento ottimi e non sono mancati momenti di collaborazione. Non dobbiamo sciupare questo clima. Siamo tutti grandi tifosi delle Aquile e non possiamo non augurarci che tutto si concluda al meglio, rispettando un cronoprogramma che dovrà essere necessariamente stringente. Nessuno può augurarsi un fallimento perché l’intera Amministrazione, sia maggioranza sia opposizione, verrebbe indicata dall’opinione pubblica e dalla nostra tifoseria come responsabile. Marciamo tutti uniti e rinviamo ad altri argomenti, che pure non mancano, il dibattito politico”.