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Ospedale: i paolani dicono di fidarsi di Occhiuto, ma poi chiedono aiuto agli altri sindaci

Il comune di Paola ha organizzato un vertice di primi cittadini del basso Tirreno per chiedere di non trasferire il polo chirurgico a Cetraro

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Roberto Occhiuto e Giovanni Politano

PAOLA – Il sindaco di Paola, Giovanni Politano, chiede aiuto ai colleghi del basso tirreno cosentino per tentare di bloccare la modifica del decreto Scura che prevede il trasferimento del blocco chirurgico dall’ospedale San Francesco di Paola al nosocomio Iannelli di Cetraro (https://www.calabriainchieste.it/2023/03/30/i-paolani-distratti-dai-selfie-e-i-cetraresi-si-prendono-il-polo-chirurgico/).

Operazione fortemente voluta dal governatore regionale di centrodestra, Roberto Occhiuto, in sinergia e sintonia con gli esponenti di centrosinistra Antonio Graziano e Ermanno Cennamo, rispettivamente commissario dell’Asp e sindaco di Cetraro.

Tra loro, presunto anello di congiunzione politica dell’intera operazione, il consigliere regionale Pierluigi Caputo – presunto amico dei cetraresi – che, tuttavia, ha seccamente smentito d’aver tirato la carretta verso la cittadina del porto (https://www.calabriainchieste.it/2023/04/03/chi-rema-contro-lospedale-di-paola-la-replica-di-pierluigi-caputo/) in ossequio a un’analisi politica di Calabria Inchieste. E noi ne prendiamo atto (https://www.calabriainchieste.it/2023/04/02/ospedali-ecco-chi-rema-contro-paola-strizzando-locchio-a-cetraro/).

Ma andiamo con ordine, aggiornando i fatti. Politano si accontenta di un selfie all’incontro con Roberto Occhiuto, dicendo che si fida ciecamente di lui, ma poi, sottobanco, chiede soccorso ai sindaci del basso tirreno cosentino (https://www.calabriainchieste.it/2023/03/31/ospedali-occhiuto-prende-tempo-regalando-un-selfie-ai-paolani/). La maggioranza del comune di Paola, dunque, è in seria difficoltà: l’unico battagliero di quella compagine è l’ex consigliere regionale Graziano Di Natale, che – solitario – inchioda Occhiuto alle sue responsabilità politiche.

Ecco come si era espresso Politano all’esito del vertice con Occhiuto: “Sono appena uscito dalla Cittadella Regionale. Ringrazio il Presidente Occhiuto per la disponibilità dimostratami fino a tarda ora. Ci siamo confrontati sulla questione Sanità. Nonostante una programmata generale organizzazione sanitaria, nessuna decisione è stata presa in merito. Abbiamo espresso le esigenze del nostro territorio e ribadito che non ha alcun senso snaturare il DCA 64 che prevede il polo chirurgico d’emergenza urgenza a Paola”, aveva scritto Politano giorni addietro. Mentre i ragazzi di Fratelli d’Italia della città di San Francesco erano andati anche oltre, smentendo seccamente la strategia di Occhiuto di trasferire il blocco chirurgico a Cetraro, come se nulla fosse accaduto.

Ma – ci si chiede – e allora perché telefonare a tutti i sindaci del basso tirreno per chiedere loro di firmare un atto di sostegno pubblico a Paola e al territorio? Forse la coalizione della “Nuova era” non si fida di Roberto Occhiuto? Ed in effetti sembra essere proprio così, se è vero com’è vero che giovani paolani di Fdi hanno chiesto al sottosegretario Wanda Ferro di intervenire sul ministro al ramo per strigliare il presidente della Regione che, in combutta con la politica di centrosinistra, sta per trasferire il polo chirurgico a Cetraro.

Ecco l’evoluzione della vicenda.

“Si è tenuta in data 6 aprile presso l’aula consiliare Lo Giudice del Comune di Paola, un incontro ufficiale al quale hanno preso parte diversi comuni del basso Tirreno Cosentino, rappresentati dalle rispettive amministrazioni comunali”, si legge in una nota.

“All’iniziativa hanno partecipato: per il comune di Paola il sindaco Giovanni Politano, l’assessore con delega alla Sanità Antonio Logatto e Barbara Sciammarella, membro della giunta; il sindaco di Amantea, Vincenzo Pellegrino; il sindaco di San Lucido, Cosimo De Tommaso; il sindaco di Fuscaldo Giacomo Middea; il sindaco di San Pietro in Amantea, Gioacchino Lorelli; l’assessore del comune di Lago, Antonella Mazzotta; l’assessore del comune di Falconara, Carmelo De Virgilis”.

“Altri comuni – come Aiello e Cleto, Longobardi – hanno delegato
i presenti”.

“Al termine del proficuo incontro è emersa unità di intenti e condivisione di idee. I sindaci hanno stilato un documento “comune” per ribadire ancora una volta l’attuazione del Dca n.64 del 2016, che prevede l’emergenza ed urgenza presso il Presidio Ospedaliero di Paola”, si legge nella nota stampa.

QUESTO DI SEGUITO IL DOCUMENTO UFFICIALE

“I sindaci dei Comuni del Basso Tirreno Cosentino, comprendenti i comuni
di Fuscaldo, Paola, San Lucido, Falconara Albanese, Longobardi, Amantea,
Lago, San Pietro in Amantea, Cleto, Aiello Calabro, esprimono:
– Forte preoccupazione per la ventilata ipotesi di soppressione di quanto
stabilito nel DCA 64 del 2016;
– Preoccupazione per lo spostamento dei reparti di emergenza-urgenza
dall’Ospedale Di Paola a quello di Cetraro;
– Preoccupazione per il venir meno su un territorio così ampio che ha una
popolazione di oltre sessantamila abitanti delle condizioni minime di
assistenza ed erogazione di servizi sanitari nella definita golden hour
di trattamento”.

All’unanimità auspicano che:
– Vengano abbandonate tutte le procedure dirette ad attuare il
trasferimento dei servizi;
– Vengano assicurate tutte le attività che esitino nell’offerta della
best option di trattamento, macine nella conclamata urgenza;
– Venga assicurato all’Ospedale. Di Paola opportunamente intitolato al Santo
Patrono della Città e della Regione Calabria il ruolo centrale che la
storia sanitaria di zona gli riconosce;
– Affianco alla chirurgia generale, venga prevista al San Francesco, una
chirurgia oncologica stante la compresenza di una UOC di Oncologia
Medica di comprovata eccellenza a livello regionale e nazionale.
– Auspichiamo – infine – nell’ottica di una leale collaborazione
istituzionale un chiarimento definitivo da parte del Presidente della
Regione Calabria”.