Un tratto di costa calabrese

In vista della nuova stagione balneare le istituzioni fanno il punto sulla depurazione in Calabria e, quindi, sull’inquinamento marino. Da dati aggiornati sembrerebbe proprio che in Calabria avremo acque eccellenti.

Nell’ultimo biennio il trend è positivo. «La scorsa estate abbiamo avuto un miglioramento del 40%, ma non basta» ha detto il presidente della regione Calabria, Roberto Occhiuto annunciando di voler continuare con la “tolleranza zero” sulla depurazione, proseguendo nel lavoro di pulizia dei fiumi, depuratori e pompe di sollevamento.

Il campionamento delle acque marine effettuato dall’Agenzia regionale per la protezione dell’Ambiente della Calabria ha invece riguardato il 93,8% della costa, mentre la restante percentuale non è stata campionata per la presenza di porti, di costa inaccessibile, o comunque di aree interdette alla balneazione per motivi diversi dall’inquinamento. Nel complesso – e in raffronto ai dati del 2021 – le acque di balneazione nel 2022 sono state ritenute “eccellenti” per l’88,47%; “buone” per il 6,81%, “sufficienti” per il 2,31%, mentre restano “scarse” il 2,41% delle acque esaminate. Fatta salva la costa del catanzarese, che si estende per circa 102 km, con acque che sono classificate come “eccellenti” al 100% da parte di Arpacal, lievi miglioramenti si sono registrati tra i dati del 2021 e quelli del 2022, sulle coste del vibonese (87,82%) e del cosentino (81,14). Sostanzialmente stabili invece le condizioni delle acque balneabili nel reggino (84,44%) e nel crotonese (99,09).

Anche se il presidente della regione, Occhiuto conferma che in alcuni punti il mare risulta ancora inquinato. «Lo sappiamo perché ci sono interi agglomerati urbani che non sono collettati. Non ci si è occupati di depurazione per decenni e i depuratori non funzionano bene». Concetto ribadito anche da Ernesto Alecci che ha ricordato come «ancora oggi diversi Comuni scaricano a cielo aperto o sono “sotto infrazione”, e aspettano le risorse per poter adeguare i loro depuratori».

Ad ogni modo per il commissario straordinario Arpacal, Emilio Errigo, si è detto ottimista: «Sento di poter affermare che, nel corso della stagione estiva, i cittadini calabresi e i turisti che questa estate frequenteranno le spiagge della nostra Calabria, potranno godere di acque marina pulita, sicuramente più controllate e monitorate rispetto agli anni passati».