PAOLA (Cs) – “La politica ad ogni livello, le istituzioni, il mondo dell’associazionismo e la società civile hanno l’obbligo morale di attivarsi immediatamente sia per scongiurare una modifica al decreto numero 64 del 2015, meglio noto come decreto Scura, relativamente al trasferimento della chirurgia da Paola a Cetraro, e sia per pretendere l’attuazione della medesima organizzazione sanitaria del territorio, così come concepita a suo tempo dall’ingegnere Massimo Scura”.
E’ l’appello dei dirigenti sindacali di Uil Fpl, Robertino Serpa e Luigi Adele, alla luce di quanto sta accadendo sul Tirreno cosentino, dove il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, in simbiosi con i vertici sanitari aziendali di centrosinistra, starebbe per rendere esecutiva la proposta di modifica, come denunciato giorni addietro.
“Quel decreto è stato realizzato sulla scorta di approfonditi studi tecnici ed economici di fattibilità ad opera di specialisti della materia a livello nazionale. E non si comprende come, oggi, a livello locale si voglia mettere in discussione quella che, ad avviso dello scrivente, è una sorta di bibbia in tema di riorganizzazione della sanità aziendale“, aggiungono Robertino Serpa e Luigi Adele.
“Sappiamo bene che le ragioni sono meramente politiche, se è vero com’è vero che, dal punto di vista tecnico, il polo chirurgico non potrebbe essere trasferito da Paola a Cetraro per via della vicinanza della città del Santo all’ospedale Hub provinciale. Quindi, questo è un rilevante dato tecnico che non potrà essere smentito o messo in discussione”, osservano i sindacalisti. “Chi lo farà – aggiungono – se ne assumerà ogni responsabilità“.
“Non dimentichiamoci poi – aggiunge – la presenza delle cliniche private convenzionate nel territorio di Cetraro, nonché l’enorme spesa occorrente per ristrutturare l’ospedale Iannelli (12milioni di euro), mentre per mettere in sesto quello di Paola occorrono solo 5milioni di euro. Tante e altre, tutte note, sono le ragioni per le quali il polo chirurgico non può essere trasferito da Paola”, secondo Robertino Serpa e Luigi Adele.
“E’ grave, al contrario – concludono – che ad oggi ancora nessuno si sia attivato per l’attuazione del decreto Scura, rimasto lettera morta“.
Serpa e Adele, infine, invocano sostegno alla battaglia portata avanti dall’ex consigliere regionale Graziano Di Natale: “Condividiamo la sua azione perché è l’unico che sta affrontando di petto la problematica”.