COSENZA – Dopo le assemblee sindacali svoltesi nel centro sperimentale di Malarotta, e con i lavoratori del cantiere di Longobucco, si è svolto oggi un confronto sulle problematiche della forestazione, con i lavoratori e le lavoratrici dei cantieri di Calabria verde di Acri e di San Demetrio Corone.
Alla presenza del segretario Generale della Flai Cgil di Cosenza, Giovambattista Nicoletti, e del segretario generale della Camera del Lavoro di Cosenza, Massimiliano Ianni si è discusso delle annose problematiche ancora irrisolte del comparto.
Un contratto integrativo non rinnovato da circa dodici anni, una disponibilità economica dell’ente gestore della forestazione nella nostra regione sufficiente a garantire un piano attuativo solo per metà anno, un ricambio generazionale ormai sparito dalla discussione nei tavoli di incontri tra regione e sindacato.
Si è discusso, altresì, della problematica riguardante le liquidazioni del trattamento di fine rapporto per i lavoratori posti in quiescenza, della mancata qualificazione di molti lavoratori rispetto alle mansioni realmente svolte. Problematiche che hanno reso acceso il confronto da dove è emersa tutta la preoccupazione verso un futuro a dir poco incerto dell’ intero comparto.
“La richiesta di mobilitazione del settore non deve essere interpretata come possibili fughe in avanti di un organizzazione verso altre, ma come un appello accorato, lanciato dai lavoratori, ormai stanchi e logori dalle continue informative di incontri e trattative che non hanno portato risultati soddisfacenti”, è stato fatto presente.
Apprezzabile è stato considerato “il richiamo ad un unità sindacale, che, come avvenuto al livello nazionale confederale, dovrà rafforzare anche in Calabria, una serie di mobilitazioni partendo dalla forestazione, mettendo al centro le problematiche sopraelencate”.
La Flai di Cosenza continuerà in altri Cantieri e nelle Aziende ad incontrare i lavoratori e le lavoratrici, sensibilizzando gli stessi sulla necessità di aderire alle mobilitazioni che Cgil Cisl e Uil hanno indetto, e che vede l’appuntamento per il Sud a Napoli il 20 maggio.
Tutela dei Redditi dall’inflazione ed aumento del valore reale delle pensioni, riforma del fisco, potenziamento occupazionale e dei finanziamenti al sistema sociosanitario pubblico per garantire il diritto universale alla salute, mettere la parola fine sulle morti sui luoghi del lavoro, riforma del sistema previdenziale, politiche industriali realizzando un nuovo modello di sviluppo con particolare attenzione al mezzoggiorno, puntando alla piena occupazione.
Iniziare un azione rivendicativa ma sopratutto non fermarsi senza poratre dei risultati, è un obbligo che abbiamo verso i lavoratori e le lavoratrici che ci onoriamo di rappresentare, è quello che loro ci chiedono, ed è quello che con grande senso di responsabilità e con spirito unitario dovremmo essere nelle condizioni di poter garantire”.