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Medici di famiglia e carenza risorse, i quesiti di Trotta a Roberto Occhiuto

«Sig. presidente, commissario… non ci sono più i Medici di una volta»

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PAOLA – Il medico Ernesto Trotta, già assessore comunale di Paola, ha scritto una lettera aperta al presidente della regione Calabria Roberto Occhiuto in riferimento a quanto da lui dichiarato, in tema di sanità, in una intervista televisiva.

Una raffica di quesiti, quelli posti dal medico originario di Paola, su fatti di rilevante interesse pubblico, che accendono i riflettori sulle disfunzioni del settore, con particolare riferimento al carico dei lavoro addossato ai medici di famiglia ed alla carenza di risorse. 

«Carissimo presidente e commissario, le scrivo questa lettera aperta che senz’altro le arriverà: Ha idea di chi supplisce la guardia medica quando è assente di notte, sabato e domenica compresi? Ha idea di chi supplisce il 118 quando o il medico non c’è o è impegnato in altri soccorsi, firmando anche la scheda della terapia praticata all’infermiere che accede con ambulanza non medicalizzata? Ha idea della gestione dei pazienti terminali a domicilio comprensiva di terapie palliative e del dolore? Ha idea dell’invecchiamento della popolazione generale e con essa la necessità di gestire patologie croniche sempre più frequenti; Ha idea del carico burocratico che avete addossato al medico di famiglia, ivi compresi pannoloni, traverse, presidi diabetici, per non parlare di nota 100, 97 e nota 99 senza la possibilità di fare una spirometria nel distretto? Ha idea che in Calabria guadagnano circa 2,50 euro/ paziente al mese? È con 2,50 euro cos’altro dobbiamo fare per un paziente… reperibilità H24, prescrizioni, piani terapeutici, visite ambulatoriali e domiciliari, gestione psicologica di tutte le problematiche familiari, gestione dell’urgenza…».
Il professionista ha poi concluso con una constatazione quanto mai realistica: «Sig. presidente, commissario… non ci sono più i Medici di una volta».

stefanisapienza@calabriainchieste.it