CROTONE –Due coniugi, entrambi funzionari dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro in servizio a Crotone, sono stati rinviati a giudizio dal gup del Tribunale di Crotone con l’accusa di abuso d’ufficio e falso ideologico. Il processo è stato quindi fissato per il 20 settembre.
Dalle indagini condotte dalla Guardia di Finanza, è emerso che marito e moglie avrebbero messo in atto un complesso intreccio affaristico e corruttivo che avrebbe agevolato alcune aziende locali a discapito dei diritti dei lavoratori che avevano denunciato soprusi da parte del datore di lavoro.
In alcune controversie moglie e marito, pur essendo in evidente conflitto d’interesse, svolgevano l’una il ruolo di ispettrice e l’altro quello di medico competente per diverse aziende del territorio, alterando di fatto l’attività ispettiva.
In particolare, la donna che svolgeva il ruolo di capo area vigilanza riusciva ad intercettare le richieste di intervento che giungevano all’ispettorato, avocando a se le pratiche riguardanti aziende dove il marito espletava il ruolo di medico competente, organizzava le conciliazioni monocratiche, assumendo “atteggiamenti dissuasivi mirati al raggiungimento dello scopo di archiviare la richiesta di intervento senza mai attivare le fasi ispettive, proponendo soluzioni conciliative economicamente sottodimensionate rispetto alle reali spettanze dei lavoratori”.