CATANZARO – Igea Caviano e Danilo Sergi, presidenti delle commissioni Risorse finanziarie e Igiene ambientale chiariscono alcuni aspetti legati alla notizia divulgata dalla minoranza circa l’aumento della Tari: «In risposta all’ennesima ed approssimativa uscita stampa di due voci dell’opposizione in merito all’aumento della Tari, è doveroso riportare alcune precisazioni che rendono più chiaro il quadro della situazione, evidenziando al tempo stesso la virtuosità del Comune di Catanzaro rispetto allo scenario regionale e nazionale». Partiamo dai motivi che hanno portato all’incremento della tassa dei rifiuti che, «questo i consiglieri Polimeni e Arcuri non lo dicono, in realtà era progressivamente già iniziato negli scorsi esercizi finanziari senza Fiorita sindaco. Come già spiegato dall’assessore Casalinuovo durante l’ultimo Consiglio comunale, il dato è frutto del crescente aumento dei costi per il conferimento dei rifiuti negli impianti, pubblici e privati, e dei relativi costi di gestione e smaltimento degli scarti in discarica. Una situazione, questa, che l’Amministrazione comunale si trova costretta a subire, senza poter incidere diversamente, e che riguarda tutti gli enti facenti parte dell’Ambito di Catanzaro». Ad incidere sulla quantificazione della Tari, «sono anche le posizioni debitorie determinate dalla gestione passata, non imputabile all’attuale amministrazione che ha dovuto, quindi, affrontare le relative incombenze con la Regione Calabria e l’Ato. Infine, pesano anche i minori ingressi derivanti dalla vendita dei materiali ai consorzi». Tutto questo ha determinato «uno scarto tra la previsione di spesa fatta anzitempo per l’anno in corso e i dati effettivi – che sono quelli del 2021 – obbligatoriamente messi a base del calcolo finale per il 2023. Una differenza tra previsione e dato effettivo che ammonta a circa 1 milione di euro. E’ volontà di questa amministrazione, come ribadito dal sindaco all’atto dell’approvazione di un bilancio definito di “rigore e garanzia”, non mettere a rischio la capacità di solvenza del Comune, nell’ambito di un quadro economico della gestione dei rifiuti che deve risultare in pareggio».Fatte queste precisazioni tecniche, «crediamo che rispetto ai toni disfattisti, sarebbe utile evidenziare che la Tari a Catanzaro continuerà, anche quest’anno, a pesare sulle tasche dei cittadini molto di meno rispetto agli altri Capoluoghi calabresi – dove in alcuni casi gli aumenti sono per decine di punti percentuali – e in generale anche alla media nazionale. Traguardo reso possibile grazie al livello della raccolta differenziata, che si attesta stabilmente al 70 percento, che rappresenta un altro primato da difendere e valorizzare. Le polemiche strumentali lasciano sempre il tempo che trovano». stefaniasapienza@calabriainchieste.it
Aumento della Tari, la maggioranza si difende dalle accuse degli oppositori
«La Tari continuerà, anche quest’anno, a pesare sulle tasche dei cittadini molto di meno rispetto agli altri Capoluoghi calabresi»