BRUXELLES
La Commissione Ue ha deciso di avviare procedure di infrazione inviando lettera di costituzione in mora all’Italia per la non corretta attuazione della direttiva sui ritardi di pagamento (direttiva 2011/7/UE). E ha deciso di inviare un parere motivato per la non corretta attuazione delle norme della direttiva sui ritardi di pagamento.
Secondo la Commissione, l’Italia non garantisce la conformità alla direttiva sui ritardi di pagamento per quanto riguarda il settore sanitario nella Regione Calabria. «La legge italiana costituisce una violazione della direttiva sui ritardi di pagamento in quanto proroga oltre i termini previsti dalla direttiva il termine di pagamento per i debiti delle amministrazioni pubbliche. La Commissione ha pertanto deciso di inviare all’Italia una lettera di costituzione in mora», spiega.
La Commissione ha inoltre deciso di inviare un parere motivato all’Italia a seguito della mancata inclusione del noleggio di apparecchiature per intercettazioni telefoniche nelle indagini penali nella definizione di transazioni commerciali prevista nella normativa nazionale. Escludendo tali operazioni dall’ambito di applicazione della direttiva sui ritardi di pagamento, le imprese interessate non possono beneficiare della tutela accordata dalla direttiva. L’Italia dispone ora di 2 mesi per rispondere alle argomentazioni formulate dalla Commissione.