REGGIO CALABRIA – La giornata del 24 aprile di ogni anno ricorda i massacri del popolo armeno avvenuti nell’Impero Ottomano durante gli anni della Prima Guerra Mondiale.
Questi terribili eventi sono ricordati in lingua armena come Medz yeghern, ovvero “il grande crimine”.
Le repressioni cominciarono nella notte tra il 23 e il 24 aprile 1915, quando diverse centinaia di intellettuali armeni furono arrestati, torturati e uccisi per conto del movimento dei Giovani Turchi che allora governava l’impero ottomano.
L’operazione continuò nei giorni successivi con numerose deportazioni verso l’interno dell’Anatolia.
Fu quello che è stato definito dalla Sottocommissione per i diritti umani dell’ONU nel 1976 e nel 1986, dal Parlamento europeo con la risoluzione del 1987, dal Parlamento italiano nel 2000, riconosciuto da Papa Francesco nel 2015 e dal Tribunale Permanente dei Popoli, “il primo genocidio del ‘900”. In questo terribile evento persero la vita circa un milione e mezzo di Armeni.
In occasione della Giornata dedicata al ricordo del genocidio armeno, il Comune di Reggio Calabria organizza, su iniziativa della presidente dell’Ottava Commissione Consiliare Teresa Pensabene, dell’assessora delegata alle relazioni internazionali, Lucia Nucera, e del sindaco facente funzioni Paolo Brunetti, in collaborazione con la Comunità Armenia-Calabria, la Casa editrice Leonida e l’associazione Anassilaos, una serie di iniziative, in solidarietà con il popolo armeno, per tenere viva la memoria di quanto accaduto affinchè Reggio Calabria e gli altri Comuni aderenti alla stessa iniziativa, siano “baluardo della libertà umana e della dignità della persona”, secondo i principi e le disposizioni della Costituzione della Repubblica.
Si inizia con l’esposizione pubblica della bandiera della Repubblica Armena nella giornata del 24 aprile cui seguirà la diffusione dell’iniziativa affinchè l’intera cittadinanza sia partecipe del sentimento di solidarietà verso il popolo armeno; segue l’avvio dell’iter per l’approvazione di una mozione per il “Riconoscimento del Genocidio del popolo Armeno” affinchè il Comune di Reggio Calabria sia inserito nella lista dei “Giusti” insieme agli altri, Comuni, Regioni, Stati, che hanno adottato simili iniziative in passato; infine la conferenza presso la Sala dei Lampadari di Palazzo S. Giorgio “Non solo genocidio. Storia e cultura del popolo armeno” a seguire Reading “In memoria del popolo armeno” con esposizione di libri di storia e cultura armena.
Tali iniziative hanno carattere civile allo scopo di consolidare ponti culturali importanti con il Popolo Armeno che, in particolare nel nostro Comune, ritrovano radici storiche risalenti ai secoli VIII e IX con testimonianze ancora oggi visibili e documentate su tutto il territorio. Esiste infatti un solidale e antico legame fra la nostra terra di Calabria e gli Armeni che nei secoli hanno trovato ospitalità presso numerosi centri calabresi, lasciando un ricco patrimonio culturale, linguistico, archeologico e monumentale.
Tutto questo manifesta che “Reggio è stata e vuole essere una città aperta e solidale, in cui l’incontro tra diverse culture, l’integrazione fra i popoli e l’inclusione delle diversità sono strumento e forma di ricchezza e di sviluppo sociale, culturale e umano”.